Rifiuti, l'enigma del fluff

Sono 900.000 le tonnellate annue di materiale metallico riciclabile in sostituzione della materia prima, ma un terzo dell'auto a fine vita non si sa dove metterlo

In Europa ogni anno arrivano a fine vita 12 milioni di veicoli, dei quali 1,5 milioni in Italia. In particolare, sono 900.000 le tonnellate annue di materiale metallico riciclabile in sostituzione della materia prima, ma un terzo dell'auto a fine vita (il cosiddetto 'fluff', ciò che rimane dopo la demolizione) non si sa dove metterlo. È quanto emerso oggi a Rimini alla fiera Ecomondo.

Al centro dell'attenzione del convegno "I veicoli fuori uso - La svolta per il risultato" è stato l'approfondimento dell'Accordo di Programma Quadro sulla gestione dei veicoli fuori uso siglato lo scorso 8 maggio a Roma. Le imprese coinvolte nel processo di fine vita dell'autoveicolo sono le 1600 aziende di demolizione, 350 per la rottamazione e 30 per la frantumazione.

"Solo la capacità di lavorare in modo propositivo e integrato fra tutti gli operatori industriali - dice Luigi Pelaggi, presidente dell'accordo quadro nonché capo segreteria tecnica del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - potrà consentire al comparto di raggiungere gli obiettivi previsti dalla severa normativa europea. Inoltre la valenza innovativa di questo tavolo è la partecipazione, con uguali obiettivi, dei grandi gruppi industriali, delle medie e piccole industrie, sino alla componente artigianale e familiare".

Al convegno di Ecomondo gli operatori del settore hanno presentato una proposta: realizzare tre differenti impianti prototipo di scala industriale per il trattamento di rifiuto proveniente da veicoli a fine vita, utilizzando il processo di piro-gassificazione. L'obiettivo è il raggiungimento del target nazionale di recupero energetico (5% dal 2006 e 10% dal 2015) e del target di riuso e recupero (85% dal 2006 e 95% dal 2015)

fonte: lanuovaecologia.it