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Entra in vigore la riforma del Codice dell'Ambiente in materia di principi fondamentali per la tutela dell'ambiente, i rifiuti, la Valutazione di impatto ambientale (Via) e la Valutazione ambientale strategica. Una sintesi di questi correttivi è stata presentato alla Camera dal ministro dell'Ambiente uscente del governo Prodi, Alfonso PecoraroScanio e dal gruppo dei Verdi di Montecitorio. La commissione di esperti ha lavorato gratuitamente, conducendo anche consultazioni con le categorie economiche e sociali, associazioni ambientaliste e consumatori, con il parere del Consiglio di Stato e notificando il correttivo alla Commmissione europea. Ecco una panoramica delle nuove norme: PRINCIPI GENERALI: vengono introdotti principi sulla produzione del diritto ambientale, sull'azione ambientale, sullo sviluppo sostenibile, sulla sussidiarietà e la leale collaborazione, sul diritto di accesso alle informazioni ambientali e di partecipazione a scopo collaborativo. Si tratta di principi che il Consiglio di Stato ha riconosciuto come di rango costituzionale. VIA, VAS, AIA: la parte relativa a Valutazione di impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica e autorizzazione integrata ambientale viene interamente sostituita per l'adeguamento alla normativa comunitaria. In particolare, per la Via, che andrà fatta sul progetto definitivo e non più sul preliminare, i tempi andranno dai 150 giorni ad un massimo di 330 giorni per le opere più complesse, senza possibilità di prolungamenti indefiniti. Viene eliminato il "silenzio-rigetto", cioé il meccanismo automatico in base al quale in assenza di risposte si considerava rifiutata la richiesta di valutazione presentata. Ora si avrà sempre un provvedimento motivato entro i termini stabiliti. Qualora si superino i termini il provvedimento andrà alla decisione del Consiglio dei ministri. Vengono recepite le direttive comunitarie in materia di partecipazione dei cittadini e ora, tutti i piani ed i programmi dovranno essere sottoposti a Valutazione ambientale strategica. ACQUE: rimodella la definizione di scarico, tornando in sostanza alla "immissione diretta tramite condotta" eliminata nel 2006. Modifiche riguardano anche il rilascio delle autorizzazioni allo scarico, dove si elimina il silenzio assenso (anche se limitato a 60 giorni). Viene ricostituito il Comitato di vigilanza delle risorse idriche e l'Osservatorio sui rifiuti. RIFIUTI: la modifica ha ristabilito al gerarchia comunitaria in tema di rifiuti, ripristinando il principio : riduzione, riutilizzo, riciclo. Ha ripristinato le definizioni comunitarie in materia di recupero e smaltimento (dove ha eliminato la anomala possibilità di smaltire rifiuti non liquidi in fognatura), ridimensionando il concetto di rifiuto secondo le indicazioni della Corte di Giustizia europea, in particolare tramite un nuovo concetto di materie prime secondarie. Nuova disciplina del settore dei consorzi e per il Mud sono state esonerate le imprese fino a dieci dipendenti (per i rifiuti non pericolosi). Il registro di carico e scarico è stato unito al registro Iva per i gestori di rottami ferrosi e non ferrosi e infine è stato reso obbligatorio un sistema di tracciabilitàd ei rifiuti mediante tecnologie elettroniche, per conoscere in tempo reale origine, destinazione, quantitativo e tipologia di ogni tipo di rifiuti. fonte: lanuovaecologia.it |
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mercoledì 13 febbraio 2008
Ambiente, da oggi nuovo codice
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