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Oltre 300mila fiorentini saranno chiamati alle urne, domenica prossima 17 febbraio, per dire sì o no alla tramvia, un impegnativo e discusso progetto destinato a mutare l'assetto cittadino della mobilità. La cittadinanza è chiamata a votare per due referendum consultivi sulle linee 2 e 3 dell'opera. Il risultato, però sarà tutto politico in quantoi lavori sono già cominciati. La linea 1, che va da Scandicci alla stazione di Santa Maria Novella, sarà terminata entro quest'anno, mentre per le linee 2 e 3 sono partiti gli interventi preparatori. Al vaglio delle urne saranno la linea 3, che va dall'ospedale di Careggi alla Fortezza da Basso e Firenze sud, e la linea 2, quella più contestata, che unirà l'aeroporto di Peretola a piazza della Libertà passando vicino al Duomo. Il progetto della tramvia, finanziato nel 2003 dal governo Berlusconi, prevede la costruzione di tre linee per un totale di oltre 30 chilometri di binari con più di 40 fermate. Il costo complessivo è di circa 700 milioni di euro e, per la prima volta in Italia, l'opera sarà realizzata con lo strumento del project financing applicato al settore del trasporto pubblico locale. Il referendum, che ha fortemente diviso oltreché il mondo politico anche quello ambientalista e culturale con ex soprintendenti sui due fronti contrapposti, è stato promosso dal capogruppo dell'Udc in Palazzo Vecchio Mario Razzanelli. Con lui numerosi comitati cittadini, Italia Nostra e anche alcuni "vip" come Vittorio Sgarbi, la marchesa Bona Frescobaldi, il tenore Andrea Bocelli, Alberto Asor Rosa, l'ex ministro Antonio Paolucci, la storica dell'arte Mina Gregori, il deputato fiorentino di Forza Italia Paolo Bonaiuti, il regista Franco Zeffirelli. La protesta più clamorosa è stata quella di un cittadino che, per impedire il taglio degli alberi in viale Morgagni, zona Careggi, è rimasto per una settimana sui rami di un albero, poi tagliato, anche se l'amministrazione ha garantito che, a fronte di 697 piante abbattute, ci saranno 1.110 reimpianti. Per sabato prossimo il "futurista" Graziano Cecchini ha annunciato l'intenzione di effettuare anche a Firenze una delle sue provocazioni proprio contro la tramvia. A favore dell'opera sono invece tutti i sindaci dei comuni dell'hinterland fiorentino, i sindacati confederali, l' Associazione industriali, le associazioni di categoria, associazioni come Arci e Uisp, oltre ad autorevoli esponenti del Pd nazionale, a partire da Walter Veltroni, Dario Franceschini e Francesco Rutelli, o europarlamentari come i fiorentini Lapo Pistelli o Guido Sacconi. Favorevoli anche il sovrintendente del teatro del Maggio musicale Francesco Giambrone, l'ex magistrato Piero Luigi Vigna, il vignettista Sergio Staino, il critico d'arte Sergio Risaliti, l'attore-regista Leonardo Pieraccioni, l'ex soprintendente dell'Opificio delle Pietre dure Giorgio Bonsanti, lo scienziato Franco Pacini, lo scrittore Giorgio Van Straten. In città sono nati comitati a favore, a partire da quello guidato da Legambiente e sono stati diffusi appelli a votare no. In particolare sono favorevoli alla tramvia oltre 130 medici fiorentini, secondo i quali contribuirà ad abbattere l'inquinamento. Ma il dibattito è così infuocato che la tramvia è oggetto di ricorsi al tar, al Corecom della Toscana e anche di alcune denunce. fonte: lanuovaecologia.it |
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mercoledì 13 febbraio 2008
Firenze al voto sulla Tramvia
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