Scontri e feriti a Savignano

Dodici contusi ieri a Savignano Irpino, per l'opposizione all'apertura di una discarica provinciale da 700mila tonnellate. I manifestanti propongono un sito alternativo e bloccano la linea ferroviaria Caserta-Foggia/ L'Ue preoccupata

Scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, una giornata di forti tensioni: a Savignano Irpino, in provincia di Avellino, fino a sera si sono susseguiti momenti difficili per l'opposizione delle popolazioni locali alla apertura di una discarica provinciale da 700mila tonnellate di rifiuti. Nel resto della regione resta molto pesante la situazione per i cumuli di rifiuti non raccolti in alcuni centri ormai da mesi, mentre dalle 8 alle 20 ci sono stati ben 60 incendi di spazzatura nel Napoletano, oltre 115 se si sommano a quelli della notte precedente. La lunga giornata di Savignano è iniziata con il blocco dell'ingresso al sito di Pustarza. Circa 250 persone hanno formato un cordone per opporsi all'apertura della discarica: dalla tensione si è arrivati allo scontro con le forze dell'ordine. Lanci di lacrimogeni, manganellate. Alla fine si sono contati 12 contusi, sette manifestanti, tra cui alcuni anziani, un giornalista e cinque poliziotti e un fermato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. La protesta si è spostata sui binari con l'occupazione della linea Caserta-Foggia in seguito al blocco della stazione di Savignano. In serata la decisione di liberare i binari dopo una richiesta in tal senso del prefetto di Avellino, Ennio Blasco, che ha convocato una riunione dei sindaci interessati. Tra le proposte avanzate quella di un sito alternativo, indicato dai primi cittadini, in contrada Ischia. Ma la tensione non è certo calata visto quanto si è verificato nei pressi del casello autostradale della A16 di Grottaminarda. Nuovi tafferugli tra manifestanti e forze dell'ordine. Negli scontri, un esponente dei comitati ambientalisti, Anselmo La Manna, è caduto a terra privo di sensi ed è stato trasportato con un'ambulanza del 118 in ospedale. Le sue condizioni non sono considerate preoccupanti. Episodi inquietanti anche nelle altre zone epicentro della crisi. A Melito, in via Roma, due vigili del fuoco intervenuti per spegnere uno dei tanti roghi di spazzatura sono rimasti feriti per l'esplosione di un barattolo al cui interno c'era vernice mista ad altro materiale infiammabile. In serata, invece, due bottiglie molotov sono state sequestrate dalla polizia a Marigliano, nel Nolano, in un sito individuato per lo stoccaggio dei rifiuti. Mentre i pompieri sono chiamati a intervenire da una zona all'altra della provincia, restano ancora molte le aree da ripulire da mesi di mancata raccolta. In attesa che aprano le nuove discariche individuate dal decreto del luglio scorso e dopo lo stop alla riapertura dei vecchi siti, perché inadatti, si tenta la carta del trasporto di spazzatura in Germania. Ben 200mila tonnellate per un'operazione che dovrebbe consentire una pulizia radicale delle strade. Resta da capire se le autorità regionali daranno il via libera all'arrivo di immondizia tal quale da bruciare negli inceneritori della Germania. fonte: lanuovaecologia.it