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La nuova ala di un ospedale e una galleria lungo l'autostrada Palermo-Messina sotto sequestro perché costruiti con calcestruzzo di pessima qualità, nell'ambito dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia che riguarda la Calcestruzzi spa. Il nuovo edificio dell'ospedale Sant' Elia di Caltanissetta è stato posto sotto sequestro dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza su ordine del pm Nicolò Marino. Secondo gli inquirenti la struttura sarebbe stata realizzata con calcestruzzo fornito dalla società bergamasca di qualità inferiore a quella prevista dal progettista e quindi potrebbe causare «il pericolo di crollo della struttura». Il nuovo ospedale è stato affidato in custodia all'Ente appaltante e il sequestro ne impedisce la gestione e l'utilizzo. Anche per la galleria "Cozzo Minneria", nei pressi dello svincolo di Castelbuono della Palermo-Messina, il decreto del sostituto procuratore Nicolò Marino è stato disposto in seguito agli accertamenti tecnici effettuati sul calcestruzzo utilizzato per la realizzazione dell'opera, che sarebbe di qualità inferiore a quella prevista nella progettazione della struttura. Dalle analisi di laboratorio effettuate su alcune parti in cemento della nuova struttura dell'ospedale emerge che 77 coppie di cubetti (pari a circa il 65%) su 119, confezionate per le prove di compressione, presentano una resistenza inferiore al valore di progetto e di queste circa il 42% mostrano una resistenza a compressione di valore inferiore al limite ammissibile. La galleria invece era già chiusa al traffico da alcuni mesi a causa di lavori in corso. Sulla struttura il procuratore aggiunto Renato Di Natale e il sostituito Nicolò Marino hanno disposto accertamenti sulla stabilità dell'opera. La galleria è stata affidata in custodia e gestione al direttore regionale per la Sicilia dell'Anas e al direttore generale del Consorzio Autostrade Siciliane Spa. L'indagine fa parte dell'inchiesta sulle presunte collusioni fra Calcestruzzi spa e la mafia in cui sono inserite le dichiarazioni dell'ex dipendente della società bergamasca, Salvatore Paterna, riscontrate da intercettazioni e accertamenti tecnici, in cui la procura sostiene che la Calcestruzzi Spa avrebbe fornito quantitativi di calcestruzzo di qualità difforme da quanto previsto dai contratti d'appalto. Per l'accusa i guadagni ottenuti dalla Calcestruzzi sarebbero stati destinati «per fini illeciti, con vantaggi anche per Cosa nostra». fonte: lanuovaecologia.it |
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giovedì 28 febbraio 2008
Sigilli al cemento "difforme"
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