LA «PASIONARIA» - È una disabile la «pasionaria» che si è data fuoco per chiedere l’immediata chiusura dello stoccaggio delle ecoballe a Taverna del Re. Lucia, quarantasei anni, da inizio zettimana non lasciava quasi mai il presidio. «Difendo la salute dei miei due figli», rivendicava. «Sono napoletana, ma abito da 16 anni a Lago Patria e dalla scorsa estate vivo in un tanfo insopportabile». Era tra i manifestati caricati dalla celere a novembre scorso quando le forze dell'ordine tentarono di forzare il blocco per permettere il passaggio di una decina di camion con le ecoballe. Mezzi che occultavano il carico con scritte ed insegne variopinte quanto mendaci: Italian Floor, D-Beer, Millennium. «Eppure noi qui difendiamo anche i poliziotti e le loro famiglie che abitano in questa zona - aveva detto Lucia -. Lo sanno che a pochi metri di qui c’è un allevamento di bufale che produce latte per la mozzarella?».
RIAPERTURA - Per far fronte all’emergenza rifiuti in Campania, giovedì sera era stata riaperta la discarica di Taverna del Re. Nel sito, già al centro in passato di forti proteste da parte dei cittadini, saranno stoccate le ecoballe per soli cinque giorni. «Questa decisione è una sconfitta per lo Stato - commenta la Ruggiero - Lo Stato smentisce se stesso, ancora una volta. Una scelta inaccettabile, uno schiaffo a tutti quei cittadini che per settimane hanno lottato per vedere chiusa la discarica».
Da venerdì mattina lo stoccaggio sta procedendo regolarmente, anche se i cittadini stanno comunque effettuando un presidio davanti al sito. Poi, di colpo, la clamorosa protesta e la tragedia sfiorata.
fonte: corriere.it
Da venerdì mattina lo stoccaggio sta procedendo regolarmente, anche se i cittadini stanno comunque effettuando un presidio davanti al sito. Poi, di colpo, la clamorosa protesta e la tragedia sfiorata.
fonte: corriere.it
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