Ieri un Boeing 747 della compagnia aerea di Richard Branson, Virgin Atlantic Airways, ha volato da Londra ad Amsterdam. Niente di strano, certo, se non fosse però che l'aeroplano in questione era alimentato in parte da biodiesel e in parte dal kerosene tradizionale. Un volo quasi ecologico, quindi, reso possibile dalla conversione in carburante di olio derivato da piante tropicali.
ECOLOGICO – Il diesel verde utilizzato da Virgin Atlantic è stato fornito da Imperium Renewables – uno tra i maggiori produttori di biodiesel degli Stati Uniti – e deriva da una miscela di olio di cocco e di babassu, quest'ultimo estratto dai semi di una palma che cresce in Brasile. In pratica, solo il 20 per cento del carburante contenuto nel serbatoio del Boeing era costituto da tale miscela, mentre l'80 per cento era normale kerosene. Tuttavia, Branson ha spiegato che è possibile far volare un aereo arrivando al 40 per cento di biofuel. Certo si tratta solo di un piccolo passo – ha ammesso il capo di Virgin – che comunque è molto importante nella battaglia alle emissioni dannose per l'ambiente. Se però da un lato il biodiesel è meno inquinante, rispetto al kerosene, dall'altro è anche più caro: negli Stati Uniti le raffinerie di eco-carburanti ricevono incentivi che vanno da 50 centesimi a un dollaro per gallone, ma sono allo studio nuove alternative che in futuro contribuiscano a rendere il biofuel economicamente più allettante.
COME PROMESSO – Virgin Atlantic ha quindi mantenuto la promessa fatta lo scorso ottobre, quando in occasione dell'annuncio della nascita di Virgin Fuels – iniziativa dedicata alla produzione di biofuel per i trasporti – Branson aveva dichiarato che i primi test del combustibile derivato da fonti naturali sarebbero stati effettuati all'inizio del 2008 su uno degli aerei della sua flotta. Il volo dimostrativo dunque c'è stato, senza passeggeri a bordo – come era stato detto – e ha avuto successo: la start-up del magnate dei media può quindi continuare a lavorare alla produzione del nuovo propellente eco-compatibile, che pare sarà pronto e disponibile entro il 2010.
fonte: corriere.it
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