BRUSCO CALO - L’indice corretto rispetto ai giorni lavorativi segna, come detto, una flessione del 6,5%, la più alta dal dicembre 2001, quando il calo fu del 6,9 per cento. Si tratta della quarta variazione congiunturale negativa. I giorni lavorativi, segnalano i ricercatori, sono stati 19 contro i 18 dello stesso mese del 2006. L’ultimo mese del 2006 fu il più positivo dell’anno e questo contribuisce al confronto negativo su base annua, segnalano i ricercatori dell’Istat.
IL BILANCIO DEL 2007 – Per la produzione industriale il bilancio annuale si è chiuso dunque debolmente: se i dati grezzi segnano una crescita di misura (+0,4%), il dato corretto per i giorni lavorativi segna addirittura un calo (-0,2%). Nel 2006 la produzione aveva chiuso con un progresso del 2,2%.
I SETTORI - Nel confronto tra la media del 2007 e quella del 2006 - riferisce l'Istat - si sono registrati incrementi per i beni strumentali (+0,9%) e per l'energia (0,2%). Hanno registrato invece variazioni negative i beni di consumo (-0,8%) e i beni intermedi (-0,7%). Per quanto riguarda invece l'andamento nei vari settori di attività economica, nel 2007 rispetto al 2006 sono stati registrati aumenti nei settori della gomma e materie plastiche (+3,4%), delle raffinerie di petrolio (+3,3%) e dei tessili e abbigliamento (+3,2%). Le diminuzioni più ampie hanno invece riguardato i comparti delle pelli e calzature (-7,4%), degli apparecchi elettrici di precisione (-6,1%) e del legno e prodotti in legno (-2,7%).
fonte: corriere.it
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