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| Dopo il via libera agli incentivi su rinnovabili ed efficienza energetica della Finanziaria 2008, ora è necessaria l'intesa con le Regioni, che devono dotarsi di obiettivi specifici per le fonti verdi. È questa la direzione in cui muoversi secondo i parlamentari del Partito democratico, riuniti ieri a Roma per discutere proprio delle prospettive di sviluppo delle energie rinnovabili nel nostro Paese, su cui pesano oggi le incertezze del quadro politico. «Queste innovazioni hanno bisogno di sostegno - afferma Francesco Ferrante, capogruppo del Pd in commissione Ambiente al Senato - se il sistema dovesse tornare a frenare sarebbe difficile ridurre il gap che ci separa dagli obiettivi europei". Per prima cosa "le Regioni, a partire da quelle del Mezzogiorno - spiega Edo Ronchi, vicepresidente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama - devono smettere di percepire le energie rinnovabili come appesantimento e vederle finalmente come una risorsa, per l'ambiente e per lo sviluppo economico». Al ministero dello Sviluppo economico, intanto, si lavora per limare i decreti attuativi della Finanziaria in materia di energie rinnovabili. «Tra le nostre priorità - dice Sara Romano, a capo della direzione generale per l'energia del ministero - c'è proprio l'intesa con le Regioni, con cui abbiamo fissato un incontro per metà febbraio». In cima alla lista dei provvedimenti anche il decreto sugli sgravi fiscali per le ristrutturazioni che perseguono l'efficienza energetica, oltre alle deroghe al Cip6. «I temi dell'ambiente saranno il perno della campagna elettorale del Pd - conclude Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente di Montecitorio - su cui tracceremo rotte ambiziose sì, ma praticabili. Non serve additare la luna e poi non spiegare come arrivarci» |
fonte: lanuovaecologia.it




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