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| Il sindaco di Napoli parla di Bagnoli, che teme un impianto di compostaggio nel suo futuro parco urbano, ma usa parole in grado di colpire il cuore di queste drammatiche giornate: «Se ogni idea suscita la rivoluzione, senza sapere cosa, dove, perché, per quanto tempo e per che cosa, non andremo mai da nessuna parte». La gente però protesta ancoraper l'immondizia rimasta in strada, soprattutto in provincia. Mentre i politici locali sono alle prese con l'ultima inchiesta dell'Espresso, che accusa centrodestra e centrosinistra, con una lista di nomi, di aver lottizzato anche il commissariato, sette ore di blocco stradale, a partire dalle 10 del mattino, mandano in tilt la circolazione nell'area flegrea, e paralizzano la tangenziale. I fatti contro cui si protesta sono i cumuli di rifiuti, vere trincee che accompagnano le strade, a Monterusciello. A Cercola, una gallina morta, che incorona una montagna di spazzatura, diventa l'ossessione della gente che abita nei dintorni. E quando il clima sembra rasserenarsi, dopo un'altra difficile giornata, scendono in campo gli "arrabbiati" anche a Napoli: con oltre cento persone, che bloccano l'incrocio fra via Gianturco e via Galileo Ferraris, per protestare contro il sito di stoccaggio di ecoballe dell'area dell'ex Manifattura tabacchi. Sostengono di aver saputo che durante la notte scorsa sia stato già sversato del materiale. E ostruiscono la strada con due autobus dell'Anm, messi di traverso. Nel capoluogo campano, in strada ci sono, a fine giornata, 900 tonnellate di rifiuti, omogeneamente distribuiti. Sul territorio provinciale il dato è più incerto, ma si può parlare di 60-70 mila tonnellate. I Cdr sono in funzione, ma persistono le difficoltà nell'impianto di Giugliano, dove la lavorazione dei rifiuti è rallentata dalla separazione fra il secco e l'umido. Il Commissario straordinario Gianni De Gennaro, intanto, è stato ricevuto dal Procuratore Generale della Repubblica di Napoli Vincenzo Galgano, per «un lungo e cordiale colloquio». Il prefetto, fa sapere il commissariato, «ha colto l'occasione per rappresentare al Procuratore Generale l'attuale situazione relativa all'emergenza rifiuti illustrando lo stato delle iniziative che ha avviato». De Gennaro non partecipa invece all'incontro con la stampa in prefettura, nel pomeriggio, dove era atteso alla presentazione di un progetto straordinario per la raccolta del cartone. Napoli punta al raddoppio, con regole e sanzioni per oltre 30 mila commercianti. La raccolta di 2500 tonnellate mensili, si spiega, equivarrebbe a evitare 20 giorni di discarica. A partire da sabato 9 febbraio, negli esercizi commerciali napoletani, comparirà una locandina, «questo negozio non rompe le scatole, le ricicla». Lavorano insieme, in questa direzione, il Comune, il Commissariato, l'esercito, l'Asia e le associazioni di categoria. Intanto per domani Legambiente Campania ha promosso una nuova giornata di mobilitazione per dare voce ancora una volta alla Campania che non accetta l’emergenza permanente e l’illegalità diffusa. Potagonisti della manifestazione saranno non solo i circa 200 comuni ricicloni che hanno già attivato la raccolta differenziata domiciliare e raggiunto buone percentuali di riciclaggio, ma soprattutto associazioni, parrocchie, scuole, comitati cittadini, condomini, che in questi giorni di emergenza stanno svolgendo raccolte spontanee di materiali riciclabili per contribuire concretamente a ridurre i cumuli di immondizia, a volte in collaborazione con comuni volenterosi che stanno cercando di recuperare i ritardi e le carenze del servizio di raccolta differenziata. fonte: lanuovaecologia.it |
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venerdì 8 febbraio 2008
Rifiuti, ancora blocchi e proteste
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