Un serpentone verde di quasi duemila giovanissimi, tutti minorenni in rappresentanza di 24 scuole di danza e associazioni etnee e dell'hinterland guidato dalla coreografa danzatrice Giusi Vittorino.
09:30 | CULTURA | CATANIA | Piu' di 2000 tra giovani ballerini e cittadini catanesi che hanno occupato pacificamente piazza Palestro a Catania.
Tra gli applausi e gli incoraggiamenti di genitori, amici e residenti, lungo il viale. Un luogo-simbolo, scelto appositamente dagli organizzatori per lanciare il marchio antimafia "Arte Nostra", spesso teatro di drammatiche vicende criminali.
Tra le centinaia di giovani catanesi, ballerini e artisti, tanta gente comune e anche il sovrintendente del Teatro Massimo Bellini, Antonio Fiumefreddo, la conduttrice Martina Colombari e l'imprenditore antiracket Andrea Vecchio.
Tutti a promuovere arte, musica e spettacolo da contrapporre a Cosa nostra, per favorire e alimentare la cultura della legalità.
Il marchio "Arte Nostra", ideato da Lorenzo Guarnera, sarà infatti il filo conduttore di una serie di iniziative antimafia del Teatro Massimo Bellini.
"Purtroppo sabato pomeriggio, al momento della consegna delle magliette, cento giovani in lacrime ci hanno comunicato che i loro genitori gli impedivano di partecipare alla manifestazione antimafia per la scritta sulla maglietta ha spiegato ieri Fiumefreddo, che non ha voluto rivelare il nome della scuola di danza .
Personalmente dedico a loro questa giornata ed anche ai loro genitori che non devono avere più paura di autorizzare i propri figli a partecipare a manifestazioni contro la mafia".
Per Vecchio, presidente provinciale dell'Ance, "Cosa nostra in tutta questa vicenda non c'entra". "Cosa Nostra non avrebbe nulla da ridire su questa maglietta ha spiegato Vecchio con addosso la t-shirt incriminata non approverebbe tutto questo clamore per una dicitura su una maglietta come tante altre.
Purtroppo per alcune famiglie, per esigenze culturali, questa scritta può avere ripercussioni, magari sul comportamento della vicina di casa. Per me è bello essere qui insieme con tanti giovani che fanno domande. Cerco di portare il mio modestissimo contributo culturale e di esperienza".
Tra i presenti anche il questore Michele Capomacchia che ha definito "l'evento importantissimo" in quanto "rientra nell'attuazione pratica del controllo sociale del territorio".
"Ci si deve riappropriare della città, del proprio territorio ha aggiunto Capomacchia non si può sperare in una militarizzazione del territorio per dare certezza ai cittadini, i primi che devono credere in questo progetto".
Infine, Capomacchia ha speso parole di elogio per chi ieri pomeriggio è sceso in piazza. "Sono i vincitori di questa giornata di festa ha detto sono scesi in strada con i loro genitori dando manifestazione di civiltà della vera Catania.
Chi è rimasto a casa, invece, è il vero sconfitto, sono dei vinti".
fonte: siciliaonline.it




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