Lo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia continua a una velocità quattro volte superiore alla media. Secondo l’Istituto norvegese per la natura la causa è il riscaldamento dell’atmosfera e delle acque marine
L'estensione dei ghiacci perenni nel Circolo polare artico si è ridotta in modo allarmante nel corso di quest'anno. Lo scioglimento dei ghiacci prosegue a grande velocità e in alcune zone orientali della Groenlandia lo scioglimento avviene ad una velocità quattro volte superiore alla norma.
Dalla base di ricerca Nanses in Norvegia i ricercatori calcolano che, come è avvenuto anche l'anno scorso, l'area dei ghiacci perenni in settembre si aggira sui 4 milioni di chilometri quadrati, e risulta così molto inferiore ai 5-6 milioni di chilometri quadrati tipici di questo mese.
A conferma di questo andamento ci sono i dati rilevati dall'Istituto groenlandese per la Natura a Nuuk e dall'Agenzia statunitense di ricerca spaziale, la Nasa. I ricercatori sono impegnati a misurare lo scioglimento dei ghiacci con i radar, i laser, i satelliti e i Gps, ma non sono in grado di spiegare perchè i mutamenti climatici avvengano in modo così celere.
Il professor Soeren Rysgaard, del centro di Nuuk, ha detto al giornale radio danese che il ghiaccio reagisce all'aumento della temperatura nell'atmosfera, ma che i motivi di questa accelerazione sono dovuti probabilmente anche al fatto che le acque marine si sono surriscaldate, il che influenzerebbe i ghiacciai.
Il ricercatore danese Abbas Khan, che opera al Dtu Space per misurare gli spostamenti dei ghiacciai groenlandesi, ha aggiunto che in alcune aree della costa orientale, la calotta dei ghiacciai si sta sciogliendo ad una velocità 4 volte superiore agli anni precedenti.
"Questo vuol dire che il ghiaccio in Groenlandia contribuisce ad alzare il livello delle acque marine del globo. Si calcola che quest'anno dalla Groenlandia arriveranno in mare 220 chilometri cubi di acqua", ha precisato Khanfonte: lanuovaecologia.it




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