Silvio Berlusconi incontra a Londra il primo ministro britannico Gordon Brown. Iralia e Regno Unito annunciano sforzi congiunti su energia atomica, cattura della CO2 ed energie alternative
Italia e Gran Bretagna lavoreranno insieme nel settore dell'energia nucleare considerato da entrambi i paesi strategico per le questioni energetiche e per la lotta ai cambiamenti climatici. Lo hanno detto in conferenza stampa congiunta a Londra i premier Silvio Berlusconi e Gordon Brown.
L'Italia è un Paese "molto solido", con un "alto livello di vita e di benessere", che deve superare insieme all'Europa la crisi economica di questi anni, dando impulso alle piccole e medie imprese ("linfa vitale", le ha definite Brown) e liberandosi dalla tirannia del petrolio attraverso una veloce ripresa del nucleare civile.
Questa è la visione di Silvio Berlusconi che ieri a Londra ha incontrato il primo ministro britannico, Gordon Brown, confrontandosi con lui sulle ricette per far uscire l'Europa dalla "crescita zero", dalla crisi dei prezzi, dal ricatto del petrolio e sui modi e tempi per uscire dalla crisi georgiana che sta allontanando Mosca dall'Occidente.
Berlusconi non ha mancato neanche di confermare la sua convinzione che gran parte del rialzo dei prezzi sia determinato da "movimenti speculativi" come ha confermato, a suo avviso, l'immediata decisione dell'Opec di tagliare la produzione di greggio non appena i prezzi del petrolio si sono abbassati.
I due leader hanno annunciato grande collaborazione tra Italia e Gran Bretagna (ma anche con la Francia) sul nucleare civile. Berlusconi è apparso determinato sull’intenzione del governo di ripartire con la produzione di energia atomica nonostante il referendum che, dopo l'incidente di Chernobyl, fece dell'Italia l'unico paese del G8 denuclearizzato: Italia e Gran Bretagna lavoreranno sin da domani insieme "per una cooperazione nel settore nucleare".
"L'energia nucleare è una parte importante nella lotta ai cambiamenti climatici - ha affermato Brown - noi e l'Italia lavoreremo insieme nella cooperazione sul nucleare, alla ricerca di soluzioni tecniche per contrastare i cambiamenti climatici. I tecnici italiani e britannici sono all'avanguardia in questo settore".
Berlusconi, nel confermare le sue intenzioni ha detto che l'Italia " lavorerà con la Gran Bretagna" per lo sviluppo del settore nucleare "ma anche quello delle energie alternative".
I tecnici dei due paesi lavoreranno insieme anche "nell'imprigionamento della CO2, settore nel quale sono all'avanguardia", ha spiegato Brown. "Accettiamo la disponibilità di Londra a condividere il loro know how in materia e vogliamo partecipare con nostri capitali alla realizzazione di nuove centrali in Gran Bretagna e Francia", ha assicurato il presidente del Consigliofonte: lanuovaecologia.it




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