venerdì 12 settembre 2008

Clima, Europa in movimento

Per rispondere al caro petrolio l’Unione Europea accelera sui biocarburanti. E il governo britannico ha pronto un piano di risparmio energetico. E sempre più compagnie cercano soluzioni alternative al petrolio

LINK: Il Parlamento Ue frena sul nucleare

L’Europa cerca di delineare una strategia comune per gli agrocarburanti. Il Regno Unito insiste sulla via dell’efficienza e le imprese petrolifere puntano sulle rinnovabili. In un panoramo economico ristagnante, i segnali di una possibile ripresa orientata verso la sostenibilità.

CARBURANTI VERDI. L'avvenire dei biocarburanti nell'Ue è più che mai al centro del dibattito tra le istituzioni europee . L'intento è quello di raggiungere un accordo politico entro la fine dell'anno, nell'ambito del pacchetto più vasto di misure europee in favore dell'energia e del clima. La presidenza francese ha deciso di giocare d'anticipo, come è emerso dalla riunione dei rappresentanti dei 27 presso l'Ue (Coreper), e avviare contatti informali con il Parlamento europeo per ridurre i tempi della concertazione.

Si punta infatti a chiudere il dossier prima della fine dei lavori parlamentari di febbraio, in vista del rinnovo dell'Assemblea il prossimo giugno. I rappresentanti dei 27 riuniti nel Coreper si sono intanto accordati sulle grandi linee di due questioni chiave per i carburanti 'verdi': i criteri di efficacia e le norme ambientali e sociali di produzione. In materia di efficacia i 27 mantengono lo stesso criterio proposto dalla Commissione europea, ossia una riduzione del 35% di emissioni di gas ad effetto serra a partire dell'entrata in vigore della direttiva, prevista nel 2010.

Questa soglia sarebbe in seguito portata al 50% a partire dal 2017, previo una valutazione intermedia nel 2014, alla luce dell'evoluzione tecnologica. Sul fronte socio-ambientale invece, si vogliono introdurre incentivi per favorire la produzione di piante a fini energetici su terreni impropri all'agricoltura.

EFFICIENZA BRITISH. Il primo ministro britannico, Gordon Brown, ha deciso di reagire al rincaro di gas ed elettricità con un ambizioso piano di risparmio energetico: nei prossimi tre-quattro milioni di famiglie, quelle più povere, beneficeranno di interventi gratuiti per un miglior isolamento delle loro abitazioni, incominciando da cantine e soffitte. Le famiglie più abbienti potranno chiedere gli stessi interventi a prezzi molto scontati, secondo un piano che Brown annuncerà ufficialmente domani e di cui il 'Times' è venuto a conoscenza in anticipo.

In tutto circa undici milioni di case dovrebbero essere modernizzate e rese più ermetiche grazie al piano, che richiederà un finanziamento complessivo pari a circa 1,25 miliardi di euro. La somma sarà per la quasi totalità sborsata dalle compagnie elettriche e del gas che hanno fatto profitti colossali grazie al "caro energia". Brown ha optato per la strategia del risparmio energetico a lungo termine tramite interventi isolanti sulle case, malgrado i sindacati e una buona parte dei deputati laburisti avrebbe preferito la strada degli sgravi fiscali e dei sussidi per le famiglie a più basso reddito che hanno difficoltà a pagare le bollette sempre più salate.

Secondo gli esperti, il costo medio per isolare una casetta con tre camere da letto si aggira sulle 4.500 sterline (circa 5.600 euro): permette un risparmio energetico annuo di circa 380 sterline ed è quindi ammortizzabile in una dozzina di anni.

INVESTIMENTO ORANICO. Anche imprese da sempre impegnate sul versante delle fonti fossili ampliano il loro impegno nella ricerca e nel mercato delle energie pulite. Erg Renew, società del gruppo Erg attiva nel settore delle rinnovabili, e Permasteelisa entrano nel settore fotovoltaico di nuova generazione attraverso la partecipazione congiunta a un progetto per lo sviluppo del fotovoltaico 'organico'. L'obiettivo delle due società è quello di sviluppare la tecnologia nei prossimi quattro anni al fine di produrre pannelli solari che, anziché basati sul silicio, utilizzino pigmenti organici fotosensibili e nanotecnologie. Pannelli - si legge nella nota - più competitivi in termini di costo, efficienza e durata. Il progetto, al quale parteciperà anche l'australiana Dyesol, leader nella fornitura di materiali e tecnologie, prevede investimenti complessivi per 10 milioni di euro.

fonte: lanuovaecologia.it

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