La crisi finanziaria che ha colpito gli Stati Uniti, con il fallimento di Lehman Brothers e le paure per Aig, Morgan Stanley e Goldman Sachs, fa affondare ancora una volta Wall Street (con l'indice Dow Jones che ha ceduto il 4,1% in chiusura, il Nasdaq il 4,94%, lo S&P 500 il 4,75%), e fa andare in fumo 124 miliardi di euro sulle piazze Europee. Senza risparmiare neanche le Borse asiatiche e quelle dell'America Latina. Per Tokyo è stata un'altra seduta pesante: la Borsa si è mossa sulla scia delle forti perdite accusate da Wall Street e con il crescente timore di un effetto domino per la crisi finanziaria statunitense. Nel finale l'indice Nikkei-225 ha lasciato sul terreno il 2,22% chiudendo a 11.489,30 punti. Sul mercato pesano anche il pessimismo delle grandi imprese (per l'85% il paese va verso la recessione) e il rafforzamento dello yen. Anche la Borsa di Shanghai risente della crisi finanziaria mondiale legata a Wall Street. Giovedì mattina l’indice Composite della Borsa di Shanghai ha perso il 5,8 per cento, precipitando al livello più basso degli ultimi due anni. In caduta libera anche Hong Kong che ha ceduto in mattinata più del 7 per cento. E la crisi finanziaria degli Stati Unit si fa sentire anche in India: nei primi minuti di contrattazioni l’indice della Borsa di Mumbai ha registrato una perdita superiore al 5 per cento. AMERICA LATINA - In sintonia con Wall Street, anche le principali Borse dell'America Latina hanno registrato forti perdite. Il ribasso più eclatante si è avuto a San Paolo, con un crollo del 6,74%, seguita da Buenos Aires con il 5,07% e Città del Messico con 4,72%
fonte: corriere.it
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mercoledì 17 settembre 2008
Crisi Usa, le Borse asiatiche ancora a picco
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