«Berlusconi gioca con le politiche sui cambiamenti climatici» e la Prestigiacomo è il ministro delle grandi lobby. Mentre l'Ue tenta il compromesso sul pacchetto sul clima, dal quotidiano economico britannico arriva un affondo nei confronti del governo italiano
L'Italia sempre più al centro del dibattito nella lotta ai cambiamenti climatici e sempre più spesso anche oltre i confini nazionali. Dall'estero diverse le prese di posizione, dall'Ue al Financial Times.
Il presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso spera che "ci sia l'unanimità e che l'Italia approvi il pacchetto clima" e si dice "sicuro" di "trovare un nuovo compromesso".
Dal Financial Times arriva invece un affondo: "L'Italia - titolava un articolo pubblicato giovedì - gioca con le politiche sui cambiamenti climatici". "Silvio Berlusconi - si legge nell' articolo - è accusato di giocare con le politiche mentre il pianeta" soffre del riscaldamento globale.
E prosegue: nel 2007, "quando i ministri europei proposero il loro ambizioso obiettivo del 20-20-20 l'Italia fu in prima linea per supportarlo. Allora c'era un Governo di centro-sinistra con il ministro verde, Pecoraro Scanio, che era probabilmente il politico più odiato dagli imprenditori italiani. Oggi - prosegue l'articolo - con Stefania Prestigiacomo...l'Italia ha un industriale come ministro e un governo molto più in sintonia con le grandi lobby del business piuttosto che combattere i cambiamenti climatici".
Sul fronte interno il ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi, e il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, difendono la posizione. Il governo, ha detto Ronchi, non è anti-ambientalista ma deve difendere gli interessi nazionali soprattutto in questo momento di crisi economica.
Sui costi, è intervenuto il ministro Prestigiacomo ribadendo che l'attuazione del pacchetto europeo sul clima costerebbe all'Italia il 40% in più rispetto alla media europea con un costo annuo tra i 15 e i 22 miliardi. Ci sarebbe così a livello europeo una "spartizione iniqua" degli impegni.
Prestigiacomo risponde anche al ministro belga dell'Ambiente, Paul Magnette che, come riportato dai mezzi di stampa, ha ipotizzato connivenze del Governo con interessi privati.
"Insinuazioni indegne - ha detto Prestigiacomo - non ha letto il nostro rapporto consegnato alla Commissione europea sul quale non abbiamo ancora avuto risposta".
Dall'opposizione interviene la portavoce dei Verdi, Grazia Francescato: "Fortunatamente un prestigioso giornale come il Financial Times è venuto ieri in nostro soccorso. E' evidente che non siamo i soli a ritenere che il governo Berlusconi rischi di giocare il ruolo del 'cattivo' nella partita energetica europea e nella lotta ai cambiamenti climatici, utilizzando l'alibi della crisi economica globale".
Per il ministro dell' Ambiente del governo ombra, Ermete Realacci, "é ora di smetterla con gli annunci a affetto, le lamentele e i dati gonfiati". Sulla stessa linea Greenpeace: "Non si difende l' Italia gonfiando i dati a un livello più che doppio", ha detto il direttore delle campagne di Greenpeace, Giuseppe Onufrio.
A difesa del Governo il presidente del Comitato organizzatore del Rome Eenergy Meeting (13-14 novembre), Sergio Miotto: "Se si fosse tenuto conto dell'efficienza energetica dell'Italia, noi avremmo dovuto ridurre le emissioni di anidride carbonica con uno sforzo pari a circa la metà di quanto impone l'impegno che ci viene dalla Commissione Europea: infatti le emissioni calcolate su base pro capite dell'Italia andrebbero ridotte per il 7% e non per il 13% che è stato attribuito al nostro Paese"fonte: lanuovaecologia.it
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