Apertura in ribasso per le borse europee dopo il lunedì nero di ieri: in avvio di seduta a Milano l'indice Mibtel cedeva l'1,35 per cento, Londra ha aperto cedendo l'1,06 per cento, Parigi a -1,51 per cento, Francoforte a -1,57 per cento, Madrid a -1,30 per cento.
Il crac della banca d'affari statunitense Lehman Brothers si è fatto sentire anche in Asia, dove le principali piazze ieri erano chiuse per festività: Hong Kong ha ceduto il 5,4 per cento, Shanghai il 4,15 per cento. Tokyo ha chiuso le contrattazioni con un tonfo del 4,95 per cento, il risultato peggiore degli ultimi tre anni. Anche Seul ha perso il 6,1 per cento e Taiwan il 4,89 per cento. La Banca centrale della Cina ha annunciato ieri sera misure per stimolare l'economia, tra le quali il ribasso dei tassi d'interesse sui prestiti ad un anno.
Il petrolio cede ancora. E ora il barile è quotato sotto i 90 dollari al barile: il calo è causato dai timori di un rallentamento dell'economia reale legato alla crisi finanziaria. Prezzi in calo per l'oro: il metallo prezioso ha perso in Asia l'1% scendendo a 778,63 dollari l'oncia.
Il mercato azionario di Wall Street ha sofferto ieri una delle peggiori giornate degli ultimi anni, in quella che è stata la prevedibile reazione degli investitori alla clamorosa rivoluzione del panorama di Wall Street avvenuto nel fine settimana, che ha visto la scomparsa di due nomi storici dalla mappa della finanza mondiale: Merrill Lynch e Lehman Brothers. Il listino del Dow Jones industrials ha perso oltre 500 punti, in quello che è stato il peggior calo mensile dagli attacchi terroristici del settembre 2001. Anche l'Europa ha accusato il colpo, bruciando in un giorno 125 miliardi di euro.
Nella seconda parte della seduta si accentua il calo delle quotazioni in Europa, con Londra peggiore di tutti con un ribasso intorno al 2,5% e le altre che perdono intorno a due punti percentuali, compresa Piazza Affari, dove i comparti peggiori sono bancari, assicurativi e petroliferi mentre sono positivi alcuni titoli del lusso, utilities eanche la Fiat che ha aumentato la quota di mercato in Europa.
L'effetto positivo del miglioramento dell'indice tedesco Zew, che si é attestato a -41,1 punti a settembre rispetto ai -55,5 del mese precedente, è stato annullato dai dati su un nuovo forte calo del mercato dell'auto.
fonte: repubblica.it
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martedì 16 settembre 2008
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