Ancora polemiche tra i comitati contro l’apertura della discarica e il sottosegretario all'Emergenza rifiuti Bertolaso. I manifestanti hanno chiesto di poter visionare lo stato dei lavori, ma la loro richiesta è stata respinta. Oggi raccolta straordinaria nel casertano. Coldiretti: «Ritardi nell'azione di risanamento»
Circa 200 manifestanti dei comitati contro l'apertura della discarica di Chiaiano hanno manifestato nei giorni scorsi, controllati da un cordone di forze dell'ordine, davanti all'ingresso della cava che ospiterà la discarica a Napoli. I manifestanti avevano annunciato una "ispezione autogestita alla cava", chiedendo il permesso di entrare a vedere a che punto siano i lavori di bonifica e messa in sicurezza del sito.
Il permesso non è stato accordato, ma i manifestanti hanno deciso comunque di andare verso la cava: il corteo si è fermato davanti all'ingresso del sito dove era stato preparato un cordone di agenti di Polizia e Guardia di Finanza. I manifestanti hanno chiesto di conoscere i motivi per il mancato permesso di visitare i luoghi della discarica, attualmente presidiati dall'esercito.
"I militari contro la verità". Con questo lo slogan i comitati di Chiaiano denunciano la reazione delle forze dell'ordine, che "hanno respinto la gente non lesinando calci e spintonamenti a una folla indifesa, composta in gran parte di donne" per fermare la manifestazione. "Pretendiamo di entrare - hanno spiegato i manifestanti in una nota - e ispezionare la cava dopo le palesi bugie di Bertolaso sull'avvenuta bonifica. Documentato questo denunceremo Bertolaso, che vuole già avviare i lavori della discarica, per 'tentato disastro ambientale'.
Anche gli agricoltori della provincia di Napoli e della Campania hanno annunciato una mobilitazione contro i ritardi nell'azione di risanamento e di bonifica del territorio legata all'emergenza rifiuti. L'iniziativa - che potrebbe presto sfociare in manifestazioni di piazza - viene annunciata da Vito Amendolara, presidente dell'Osservatorio per le politiche territoriali e per l'ambiente e direttore della Coldiretti della Campania.
Amendolara rende noto anche che nei prossimi giorni sarà diffuso un dossier fotografico "sulla vergogna a cui si assiste in prossimità delle campagne e nelle stesse aree coltivate nelle quali i coltivatori devono subire il diffondersi di sversatoi illegali, un oltraggio verso chi lavora e produce e difende i territorio". La Coldiretti sollecita "l'utilizzazione dei fondi disponibili giacenti presso il commissariato di governo e la Regione Campania", soldi che "vanno impegnati al più presto da parte dei Comuni e degli altri soggetti protagonisti del risanamento o che, almeno, dovrebbero esserlo"fonte: lanuovaecologia.it
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