Proteste e scontri con la polizia durante il summit Onu sui cambiamenti climatici a Copenaghen. Settantacinque arresti tra cui almeno 7 sono italiani. Uno è Tommaso Cacciari, nipote del sindaco di Venezia. Altri 5 erano stati fermati e poi rimessi in libertà nelle manifestazioni dei giorni scorsi. E domani maxiraduno con 60 mila persone. La città sarà presidiata da 5 mila agenti, elicotteri e tiratori scelti sui tetti. Sfileranno 500 organizzazioni non governative per sollecitare i Paesi ad introdurre leggi ecologiche.
Quelli di oggi, la polizia danese li ha definiti "arresti preventivi". "Non abbiamo fatto nessuna azione violenta", ci tengono a precisare i no global. "Solo slogan e volantini contro 15 aziende, tra cui Mcdonalds e l'armatore danese Maersk", ma la polizia danese è voluta comunque intervenire "per stroncare sul nascere possibili problemi".
Partiti dal centro di Copenaghen, i circa 500 manifestanti - prevalentemente militanti ecologisti e no global stranieri riunitisi all'appello "E' il nostro clima, non il vostro" - si sono divisi in diversi gruppi perprotestare davanti ai simboli "criminali" del capitalismo che considerano responsabile del riscaldamento climatico.
Dopo alcune ore di marcia, davanti ad un edificio in cui era in corso una riunione di industriali sul clima, i manifestanti sono stati bloccati dagli agenti antisommossa su un ponte che conduce al quartiere popolare di Noerrebro. Dopo un'ora di faccia a faccia e l'arresto di una settantina di manifestanti, la polizia ha lasciato libero il passaggio sul ponte, disperdendo la folla.
fonte: repubblica.it
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sabato 12 dicembre 2009
Copenaghen, scontri polizia-no global Settantacinque arresti, almeno 7 italiani
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