Aumento massimo della temperatura tra 1,5 e 2 gradi. Emissioni di gas serra tra -75% e -95% entro il 2050, su base 1990.
Ecco i dati contenuti nella prima bozza che l’Onu ha ufficialmente presentato a Copenhagen. La mossa forse è dovuta anche ad un motivo strategico. Svelenire un po’ il clima dopo la dura presa di posizione del G77, soprattutto in merito alla bozza danese che era circolata negli scorsi giorni e che, nonostante le smentite dell’Onu stesso, veniva considerata come una proposta ufficiale e aveva destato interessi e critiche.
Sia pur ufficiale, questa dell’Onu rimane pur sempre una bozza che però può servire di base alle future discussioni cui saranno chiamati i “grandi” della Terra e i rispettivi ministri dell’Ambiente.
La bozza come tale è da completare su diversi temi per cui non c‘è ancora nessun accordo. Ad esempio la riduzione globale delle emissioni entro il 2020 (sempre rispetto al 1990), tre i probabili obiettivi: 50, 80 e 95%. Gli stati industrializzati optano per il 50%, mentre altri, allineati con la Cina, non hanno intenzione di stabilire alcun limite se i Paesi ricchi non si assumeranno interamente il compito della riduzione. I Paesi industrializzati, storicamente responsabili della maggior parte delle responsabilità per il riscaldamento della Terra, le possibilità dei tagli di CO2 entro il 2050 vanno dal 75-85%, al 80-95% fino a piu’ del 95%, sempre su dati del 1990.
fonte: rinnovabili.it
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sabato 12 dicembre 2009
A Copenhagen bozza ufficiale dell'Onu
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