Per l'inquinamento nuove regole secondo quanto stabilito nel 2009 dalla Commissione europea e dall'Agenzia europea dell'ambiente sulla base di un nuovo registro integrato delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (E-PRTR). L'E-PRTR (European Pollutant Release and Transfer Register) è la versione aggiornata del PRTR, il registro istituito dal regolamento 166/2006/Ce che ha sostituito il precedente EPER del 2000 allargandone il campo di indagine: i dati sono ora relativi a 91 sostanze (contro 50) e ad oltre 24mila stabilimenti (contro 12mila) operanti in 65 settori economici (contro 56). Il registro contiene informazioni sulle emissioni di sostanze inquinanti nell'aria, nell'acqua e nel suolo rilasciate da complessi industriali in tutta Europa. Vi si trovano anche altre informazioni, come la quantita' e il tipo di rifiuti trasferiti negli impianti preposti al loro trattamento, sia all'interno che al di fuori di ciascun paese. L'istituzione del registro permettera' ai cittadini europei di accedere direttamente alle informazioni sulle emissioni rilasciate dai complessi industriali in tutta Europa e li aiuterà a partecipare in prima persona alle decisioni che si ripercuotono sull'ambiente. E' quindi un segno della volontà delle autorità pubbliche e del settore industriale di divulgare le informazioni ai cittadini rispettando tra l'altro il mandato della convenzione di Århus. Le informazioni del registro, che riguardano le sostanze inquinanti rilasciate nell'aria, nell'acqua e nel suolo dai singoli impianti nel 2007, coprono il 30% delle emissioni totali di ossidi di azoto (NO x), ovvero la maggior parte delle emissioni provenienti da tutte le fonti tranne i mezzi di trasporto, e il 76% delle emissioni totali di ossidi di zolfo (SO x) rilasciate nell'aria nei 27 paesi dell'Ue e in Norvegia. Il registro informa anche sulla quantita' di acque reflue e rifiuti trasferiti, compresi i trasferimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi, e fornisce i primi dati sulle sostanze inquinanti rilasciate nell'acqua da fonti diffuse, come le perdite di azoto e fosforo in agricoltura. Il sito web ha un potente motore di ricerca che consente ai visitatori di impostarlo in base ad uno o piu' criteri e di avvalersi di una carta geografica. E' possibile, ad esempio, ricercare la quantità di rifiuti pericolosi e non pericolosi trasferiti in un dato paese (ricerca in base ai rifiuti), oppure le emissioni rilasciate da un determinato sito industriale, interrogando il registro in base al nome o alla località (ricerca per impianto). Nel 2003 le parti della convenzione di Arhus hanno adottato il protocollo sui registri delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (PRTR), entrato in vigore l'8 ottobre 2009. La Comunità europea l'ha sottoscritto ed ha adottato il regolamento (CE) n. 166/2006 per la sua attuazione. Il regolamento definisce i livelli minimi di attività e di inquinamento oltre i quali i complessi industriali devono fornire informazioni e su questo aspetto è più rigoroso del protocollo PRTR, in quanto prescrive agli Stati membri di trasmettere dati su cinque ulteriori sostanze inquinanti e impone obblighi di comunicazione più stringenti per altre sei. A partire dal 2010 i dati contenuti nel registro saranno aggiornati ogni anno in aprile. Oltre ai dati dei 27 Stati membri dell'Unione europea, vi figurano quelli dell'Islanda, del Liechtenstein e della Norvegia
fonte: ambiente.it
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mercoledì 30 dicembre 2009
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