Una seduta di governo sul Tetto del mondo per richiamare l'attenzione sui cambiamenti climatici che minacciano i ghiacciai: protagonisti dell'insolita impresa sono i 26 ministri dell'esecutivo nepalese: venerdì raggiungeranno in elicottero il campo base di Gorakshep ai piedi dell'Everest (5.165 metri), per lanciare un grido di allarme sulla salute dell'Himalaya, che risente pesantemente del riscaldamento globale.
Il progressivo innalzamento della temperatura mette infatti a rischio oltre 1,6 miliardi di persone che sopravvivono grazie ai fiumi alimentati dai suoi ghiacciai, il cui scioglimento sempre più rapido, assicurano gli esperti, si tradurrà in disastrose alluvioni e successive siccità in tutta la regione.
"I nostri ghiacciai si stanno sciogliendo, mentre i laghi glaciali crescono e sono sul punto di straripare: questo creerà uno tsunami himalayano", ha avvertito Bishnu Rijal, portavoce del premier Madhav Kumar Nepal, presentando alla stampa l'iniziativa. Durante la sessione straordinaria, ridotta per le condizioni estreme a soli 20 minuti, i ministri voteranno alcune risoluzioni sui mutamenti climatici, compresa la dichiarazione che il premier in persona porterà all'attenzione dei partecipanti al summit sul clima dell'Onu che si terrà a Copenaghen dal 7 al 18 dicembre.
Per affrontare gli alti costi dell'avventura governativa sull'Everest - che secondo le prime stime si aggirano sui 6 milioni di rupie, circa 86mila euro - sono scese in campo diverse aziende nepalesi, che lavorano principalmente nel settore turistico e guardano con preoccupazione agli scenari apocalittici annunciati. Consapevoli del "destino comune" che li attende, sottolinea Suman Pandey, coordinatore tecnico ufficiale dell'iniziativa, hanno deciso di "contribuire finanziariamente per la buona riuscita dell'evento".
Dall'alto dei suoi 22 anni di esperienza come organizzatore di spedizioni sull'Everest, Pandey ha attentamente progettato la seduta del governo, "dal trasporto in elicottero alla presenza di un'equipe di medici completamente equipaggiati che seguirà ministri e collaboratori per garantire la loro sicurezza e fronteggiare le eventuali emergenze. A questi sarà affiancata una squadra di sherpa esperti che accompagnerà tutti i partecipanti a Gorakshep, dopo una prima fase di acclimatamento a Lukla nella giornata di oggi.
Il primo a lanciarsi in imprese stravaganti per richiamare l'attenzione della comunità internazionale è stato il governo delle Maldive che il 17 ottobre scorso ha indetto una riunione sott'acqua per lanciare l'allarme sui rischi che corre l'arcipelago a causa dell'innalzamento dei mari. In quell'occasione, 14 ministri, insieme al presidente Mohammed Nasheed, armati di pinne, mute e bombole, sono scesi a tre metri di profondità e hanno votato una risoluzione che sarà presentata la prossima settimana a Copenaghen, nella speranza di non essere costretti a traslocare a breve per mancanza di terra sotto i piedi.
fonte: repubblica.it
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giovedì 3 dicembre 2009
Nepal, il governo sull'Everest "Rischio tsunami himalayano"
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