Allo stato attuale, ancora due anni e le discariche italiane saranno piene di rifiuti. A dirlo il presidente della commissione Sviluppo sostenibile di Confindustria, Aldo Fumagalli Romario, oggi nel corso di un'audizione in commissione Ecomafie. "Abbiamo un deficit infrastrutturale - avverte Fumagalli - e la questione è tanto piu' urgente se si ipotizza che allo stesso tasso di conferimento in discarica, senza nuove autorizzazioni o ampliamenti, la capacità residua è di poco superiore a due anni". Una strada, rileva l'esponente di Confindustria, "per sbloccare" la situazione sarebbe "una norma della legge 152 che permette di costruire nuovi impianti in modo accellearato". Allora, quello che servirebbe sarebbe "la costruzione di impianti di termovalorizzazione da 3 milioni di tonnellate l'anno", mentre "per fare come la Svezia servirebbero impianti in grado di trattare 11 milioni di tonnellate all'anno". Secondo Fumagalli, infatti, "si ricorre allo smaltimento in discarica in modo anche forte" pari a circa il 50% del totale della produzione di rifiuti "a svantaggio del recupero di energia", pari al solo 12%, contro la media Ue a 15 del 20% con la Danimarca che arriva a quasi l'80%, la Svezia al 48%, la Francia al 32% e la Germania al 25%. "Bisogna lavorare - conclude Fumagalli - per la costruzione di termovalorizzatori avanzati tecnologicamente e puntare sulle procedure e sui meccanismi di autorizzazione"
fonte: ambiente.it
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venerdì 27 novembre 2009
DISCARICHE: CAPACITA' RESIDUA SOLO DI DUE ANNI
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