Le riserve naturali di anidride carbonica presenti nel terreno e negli oceani non riescono più a compensare le emissioni del principale gas serra prodotte dalle attività umane. Se in tanti lo prevedevano, adesso per la prima volta una ricerca internazionale lo dimostra e pubblica i dati che testimoniano la rottura dell'equilibrio. La ricerca, condotta da 31 ricercatori di 7 Paesi (Gran Bretagna, Australia, Stati Uniti, Francia, Brasile, Norvegia e Olanda), è nell'edizione online della rivista Nature Geoscience. È stata condotta nell'ambito del Global Carbon Project, l'organizzazione fondata nel 2001 per quantificare le emissioni globali di CO2 e individuarne le cause. I dati escono a meno di un mese dalla conferenza internazionale sul clima e contengono la risposta ad una delle domande più urgenti sul tavolo delle trattative: poter misurare se e quanto i serbatoi naturali sono ancora in grado di catturare e compensare le emissioni di CO2.
RESPIRO PIÙ CORTO: lo studio dimostra che negli ultimi 50 anni la media delle emissioni di CO2 rimasta nell'atmosfera ogni anno è stata pari all 43%, mentre il resto è stato assorbito dalle riserve naturali di CO2 nel terreno e negli oceani. In particolare, dal 1959 al 2008 la frazione rimasta nell'atmosfera è aumentata dal 40% al 45%: segno, rilevano gli autori dello studio, di una perdita di efficienza delle riserve naturali. "È la prima evidenza - osservano - di come le riserve naturali stiano rispondendo ai cambiamenti climatici. Secondo i ricercatori, coordinati da Corinne Le Quere, dell'università britannica dell'East Anglia, la capacità della biosfera di catturare la CO2 rilasciata nell'atmosfera potrebbe essere cruciale per stabilizzare la situazione.PIÙ EMISSIONI, NONOSTANTE LA CRISI: le emissioni di combustibili fossili sono aumentate del 41% fra il 1990 e il 2008. Fra il 2000 e il 2008 l'aumento è stato del 29%. e non ha fatto eccezione il 2008, quando nonostante la crisi economica globale le emissioni sono complessivamente aumentate del 2%. Per il 2009 si prevede un ritorno ai livelli del 2007 e poi una nuova crescita nel 2010.
SEMPRE PIÙ CARBONE: l'uso del carbone ha superato quello del petrolio e attualmente i Paesi in via di sviluppo emettono più gas serra rispetto ai Paesi industrializzati. In particolare le emissioni da parte di Cina e India si sono più che raddoppiate dal 1959. Complessivamente le emissioni di CO2 da combustibili fossili sono aumentate in media del 3,4% l'anno fra il 2000 e il 2008, contro l'1% annuale degli anni '90. La coordinatrice dello studio, Corinne Le Quere, dell'università britannica dell'East Anglia, non ha dubbi sul fatto che "l'unico modo per controllare i cambiamenti climatici è una drastica riduzione nelle emissioni globali di CO2".
fonte: lanuovaecologia.it
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