Investire nella salvaguardia degli ecosistemi e delle biodiversità è molto redditizio. La natura sostiene un'ampia serie di settori economici e aumenta le possibilità di crescita economica. Le sue capacità di fornire servizi vitali come l'acqua e di regolare il clima sono spesso più economiche delle soluzioni tecnologiche inventate dall'uomo. Sono queste alcune delle conclusioni della relazione sull'economia degli ecosistemi e della biodiversità, presentata oggi dal commissario all'ambiente Stavros Dimas.
La relazione è stata elaborata nell'ambito del progetto Teeb (The economics of ecosystems and biodiversity), avviato nel 2007 dalla Commissione europea e dalla Germania e gestito dall'Unep, il programma delle Nazioni Unite per l'ambiente. La studio mira a far capire concretamente l'importanza economica della protezione dell'ambiente. Secondo Dimas, infatti, ?la mancata salvaguardia della natura è spesso dovuta all'incapacità di comprenderne il valore e i benefici. Molti credono che la natura abbia un'importanza economica limitata o nulla, ma la verità è che regge e sostiene le nostre economie e società?.
Pavan Sukhdev, direttore dello studio, ha sottolineato che, con ?le analisi di alto livello realizzate?, i responsabili politici potranno ora capire appieno il valore economico degli ecosistemi e delle biodiversità, tenendone conto nelle proprie valutazioni e durante il processo decisionale a livello locale, nazionale e mondiale.
Il prossimo passo sarà la creazione di un gruppo di lavoro su questi temi, sul modello del ?Panel intergovernativo sul cambiamento climatico? (Ipcc) che, formatosi nel 1988 su iniziativa dell'Onu, ha fornito i lavori che sono alla base di accordi mondiali come quello di Kyoto e ha contribuito in larga parte alla presa di coscienza collettiva dei problemi legati al riscaldamento globale. Dimas ha affermato con convinzione che la creazione di un tale gruppo deve essere una priorità per tutti, ma ha anche ricordato quanto sia importante raggiungere prima ad un accordo alla conferenza sul clima di Copenaghen.
In particolare, alla conferenza in programma fra meno di un mese, sarà importante prendere delle decisioni ambiziose sul finanziamento di azioni volte a ridurre le emissioni di biossido di carbonio causate dalla deforestazione, responsabili da sole del 20% circa delle emissioni mondiali, più di quelle cumulate da tutte le forme di trasporto. Per Dimas la natura rimane infatti lo strumento economicamente più vantaggioso ?per attenuare il cambiamento climatico e per proteggerci da catastrofi quali inondazioni e tempeste?.
fonte: ambiente.it
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mercoledì 18 novembre 2009
INVESTIRE NELL'AMBIENTE CONVIENE
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