Nella maggior parte dei paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, l’accesso ai moderni servizi di energia sostenibile è al di sotto del 10% nelle zone rurali, ancora legati all’uso di combustibili tradizionali. Per dare una mano alla risoluzione di questa situazione. Nel 2004 è stata creato il partenariato tra questi paesi e l’Unione europea al fine di creare uno strumento finanziario per l’attuazione della politica energetica UE indirizzata all’eradicazione della povertà e a favore dello sviluppo sostenibile.
In questo contesto la Commissione Europea, in accordo con il gruppo degli Stati ACP, ha dato l’ok allo stanziamento di 200 milioni di euro da destinare alle attività di miglioramento dell’accesso ai servizi di energia sostenibile per i più poveri, contribuendo al contempo alla lotta contro il cambiamento climatico.
Il programma di cofinanziamento darà la priorità ai progetti volti a stimolare l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, come sistemi solari, impianti eolici, energia idroelettrica, biomasse (bio-carburante e biogas) e sistemi geotermici, nonché alla promozione dell’efficienza energetica negli edifici pubblici e privati, tramite, ad esempio, la sostituzione delle lampadine energivore con quelle più efficienti. L’utility finanzierà inoltre azioni di sostegno alla governance e alla capacità di sviluppo nel settore energetico a livello locale, nazionale e regionale. Infine il partenariato supporterà i progetti selezionati all’interno di alcuni bandi di concorsi, il primo dei quali sarà lanciato in questo stesso mese.
fonte: rinnovabili.it
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giovedì 5 novembre 2009
UE: 200 mln per migliorare l’accesso energetico sostenibile in Africa
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