Il filmato è stato poi caricato e si può vedere ora sul nostro sito on line. «Lo spettacolo offerto al nostro arrivo era assolutamente triste e deplorevole - continua D’Esposito -: miasmi pestilenziali e irrespirabili di fogna invadevano l’aria dell’intera baia. La spiaggia, invasa da rifiuti di ogni genere, plastica, ferraglie, tubature, copertoni e cadaveri di animali, era attraversata da una corposa cascata di liquami marroni e maleodoranti che finivano per riversarsi in un mare che appariva color cioccolato».
Tutt’intorno, lo scenario magnifico delle rupi tufacee come quella del “Pizzo”, spettacolare e ancora intonsa, ricca di vegetazione mediterranea e di suggestioni mitologiche e per questo sottoposta a vincolo monumentale e archeologico. I veleni sono gettati in un luogo, insomma, che voleva conservarsi spettacolare, dove le acque dolci si incontrano col mare attraversando la spiaggia protetta dalle falesie. È qui che stormi di uccelli migratori provenienti dal nord-Europa si fermano a riposare prima di riprendere il lungo viaggio per l’Africa, è qui che i balestrucci e i rondoni annunciano la primavera e i falchetti si lanciano in picchiata sulle prede. «Il sito è riconosciuto dalla Unione europea di "Interesse Comunitario" ed è una "Zona a Protezione Speciale" per i suoi fondali marini - precisa ancora D’Esposito – quindi stiamo parlando di un angolo di una bellezza incomparabile ma che ci è apparso terra di nessuno, violentata impunemente».
La fuoriuscita di liquami protrattasi per l’intera giornata «ha provocato una grave e palese alterazione morfologica delle acque e dell’ecosistema marino oltre ad un grave danno paesaggistico ambientale – scrive D’Esposito nella denuncia inoltrata alla Procura di Torre Annunziata e all’assessore regionale all’Ambiente, Walter Ganapini -. Ancora una volta siamo stati testimoni di come speculatori criminali senza scrupoli approfittino, con una rozzezza culturale assurda, della possibilità di disfarsi di tonnellate di sostanze inquinanti nella convinzione di restare impuniti. È un comportamento barbarico che va immediatamente interrotto»fonte: corriere.it
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