Riuniti direttori generali della Commissione, ministero dell'Ambiente, esperti e tecnici. Secondo il dicastero guidato da Stefania Prestigiacomo il pacchetto avrebbe per l'Italia un'incidenza sul Pil dell'1,14%. Per i tecnici del commissario Ue all'Ambiente Stavros Dimas secondo gli oneri dallo 0,51% allo 0,66% del Pil
Si apre oggi a Bruxelles il tavolo tecnico tra la Commissione Ue e l'Italia sul pacchetto energia e clima. Fonti europee precisano che il confronto avverrà a "livello dei direttori generali della Commissione e del ministero dell'Ambiente, più esperti e tecnici".La necessità di un tavolo tecnico è stata sollecitata dall'Italia che ritiene necessaria una valutazione dei costi/benefici dell'applicazione di tutte le misure previste per raggiungere gli obiettivi approvati dalla Ue nel marzo 2007: entro il 2020 riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica (CO2); incremento dell'efficienza energetica del 20%; aumento al 20% della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili.
Secondo uno studio condotto dal ministero dell'Ambiente italiano, l'implementazione del pacchetto avrebbe per l'Italia un costo di 181,5 miliardi di euro in dieci anni, con una media annua di circa 18,2 miliardi e un'incidenza sul Pil dell'1,14%. Diversa la valutazione dei tecnici del commissario Ue all'Ambiente, Stavros Dimas, secondo il quale per l'Italia gli oneri sarebbero contenuti tra i 9,5 e i 12,3 miliardi l'anno. I costi addizionali per l'Italia, secondo il commissario, andranno dallo 0,51% allo 0,66% del Pil.
fonte: lanuovaecologia.it
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