Anche questa settimana l'iniziativa lanciata da Ecoradio e Legambiente con la collaborazione di Repubblica.it ha visto arrivare centinaia di segnalazioni. Abusi grandi e piccoli, speculazioni colossali e scempi minori che testimoniano quanto fatichi a farsi strada nel nostro paese il rispetto della legalità.
"Il contributo dei cittadini attraverso il loro monitoraggio - osserva Marco Lamonica di Ecoradio - palesa tristemente come vincoli naturalistici o vincoli artistici come il Ponte dei Sospiri a Venezia non abbiano nessuna funzione di deterrente". Tra le tante segnalazioni corredate da foto, spiccano infatti quelle delle gigantografie pubblicitarie che deturpano i canali della Laguna e quella, spedita da Luca Paolini, che immortala una grande struttura in cemento all'interno del Parco Nazionale d'Abruzzo, non lontano da Campo Imperatore.
Altra caratteristica ricorrente nelle tante denunce dei lettori è poi il fatto che spesso gli ecomostri sono semplici scheletri, vuoi perché non sono mai stati ultimati, vuoi perché versano in stato di abbandono. Un'ulteriore conferma che spesso non corrispondono neppure a logiche economiche o commerciali, per quanto perverse, ma a puri e semplici intenti speculativi. E' il caso, ad esempio, del grande edificio che deturpa il litorale di Riace, in Calabria, ritratto dalla macchina fotografica di Consolato Cicciù.
"La cosa interessante - aggiunge Lamonica - è che molti lettori si mobilitano anche per cercare di fermare la nascita di nuovi ecomostri e tra le molte segnalazioni è arrivata anche una lettera dell'assessorato all'Agricoltura della provincia di Napoli per ricordare alcuni successi ottenuti grazie alla collaborazione tra semplici cittadini, associazionismo e istituzioni".
L'assessore Emilio Borelli cita, tra gli altri esempi positivi, la torre Iacp di Sant'Antimo e il caso di Casalnuovo, "dove sono in via di ultimazione gli abbattimenti di un intero quartiere abusivo realizzato su terreni agricoli". "Al posto dei palazzi costruiti senza tener conto neanche della sicurezza di chi doveva andarci ad abitare - ricorda l'assessore - nascerà un parco agricolo che la Provincia ha già finanziato con oltre 200.000 euro".
I lettori sono invitati a mandare ancora le loro segnalazioni per posta elettronica all'indirizzo ecomostri@ecoradio.it.
fonte: repubblica.it
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