La crisi finanziaria non spinge gli italiani verso il biotech. Per Coldiretti tre su quattro lo ritiene meno salutare. Marini, presidente dell’organizzazione agricola: «Una ragione in più per rispettare il principio della precauzione»
La grande maggioranza degli italiani, nonostante la crisi finanziaria e l'emergenza alimentare, non giudica la diffusione degli organismi geneticamente modificati una soluzione positiva e, al contrario, si rafforza l'opposizione (+5,2% rispetto all'analisi del 2007). A evidenziarlo sono i risultati dell'indagine sulle abitudini alimentari dopo l'esplosione della crisi finanziaria presentati, a Cernobbio, all'ottavo Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione della Coldiretti.
In particolare quasi tre italiani su quattro che esprimono una opinione (72%) ritengono che i cibi con organismi geneticamente modificati sono meno salutari di quelli tradizionali. "Le coltivazioni ogm nel mondo non solo non hanno risolto il problema della fame, ma hanno anche aggravato la dipendenza economica dall'estero di molti Paesi in via di Sviluppo", afferma il presidente della Coldiretti, Sergio Marini.
Per questo il numero uno dell'organizzazione agricola sostiene che "l'Italia, con i primati conquistati qualitativi e nella sicurezza alimentare nell'agroalimentare, ha una ragione in più per rispettare il principio della precauzione nei confronti dei consumatori che mostrano una forte opposizione agli ogm in agricoltura".
fonte: lanuovaecologia.it
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