Bocciato il prolungamento dello sgravio fiscale per il risparmio energetico in edilizia. Per Il ministro ombra dell'Ambiente Realacci non ne conseguirà un risparmio per le casse dello Stato: «Le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per il risparmio energetico si auto-finanziano»
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"La bocciatura da parte della maggioranza del prolungamento per i prossimi anni dello sgravio fiscale del 55% per le misure sull'impiego di fonti rinnovabili e il risparmio energetico nell'edilizia" per il Pd è "un fatto gravissimo". Questo il giudizio di Ermete Realacci, ministro dell'Ambiente del Governo ombra del Pd e di Raffaella Mariani, capogruppo del Pd in Commissione Ambiente della Camera, riferendo in una nota del voto avvenuto in Commissione Ambiente di Montecitorio.
Secondo i due esponenti dell'opposizione si trattava di "una misura che senza alcun onere per le casse dello Stato portava notevoli benefici alle famiglie, alle imprese e dava un contributo al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto". Per questo, proseguono Realacci e Mariani, "la maggioranza con un atteggiamento miope e arrogante ha dimostrato l'incapacità di mettere in atto politiche concrete per rilanciare il paese e il futuro degli italiani". Concludono poi spiegando che "non ha alcun senso aver bocciato una misura che aveva notevoli vantaggi", a partire dalle "tasche dei cittadini che sceglievano di costruire o ristrutturare le proprie case con criteri di risparmio energetico e impiegando fonti rinnovabili".
La maggioranza si è posta l’obbiettivo del contenimento della spesa e non è stato possibile farle cambiare idea. "L´esperienza ha dimostrato che le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per il risparmio energetico si auto-finanziano, in ragione dell´incremento della domanda e dell´emersione del cosiddetto sommerso" ha detto Realacci, nemmeno questo l’ha smossa dalle sue posizioni.
Lo sgravio fiscale del 55% per le misure sull’impiego di fonti rinnovabili e il risparmio energetico nell’edilizia, di cui l’emendamento proposto chiedeva il prolungamento per i prossimi cinque anni, è infatti una misura che senza alcun onere per le casse dello Stato avrebbe portato notevoli benefici alle famiglie, alle imprese e avrebbe dato un contributo al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. "La maggioranza con un atteggiamento miope e arrogante ha dimostrato l’incapacità di mettere in atto politiche concrete per rilanciare il paese e il futuro degli italiani" hanno commentato i due esponenti del PD.
fonte: lanuovaecologia.it
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