La Commissione Ambiente della Camera ha avviato nei giorni scorsi un'indagine conoscitiva sullo stato di attuazione della normativa in materia di valutazione di impatto ambientale (VIA). Nella prima riunione è stato definito il programma dei lavori, con l'indicazione dei tempi e delle modalità dell'indagine. L'attuazione della Direttiva comunitaria, originariamente ratificata dall' ordinamento italiano in modo parziale, è stata in qualche modo superata con l'avvio di un percorso legislativo complesso e articolato, culminato nella parte del Codice dell'ambiente relativa alla materia che ha l'intento di trovare una sistemazione organica e una razionalizzazione delle procedure. La normativa nazionale ha ormai definito un complesso quadro di riparto delle competenze tra livelli di governo statale e locale, rispetto al quale si sta consolidando anche una importante base normativa regionale. Al contempo, le frequenti modifiche avvenute, negli ultimi anni, nella composizione delle strutture statali competenti alla valutazione e l'elevata complessità tecnica delle procedure hanno portato alla luce l'esigenza di approfondire l'analisi della normativa vigente, sotto il profilo sia della possibile semplificazione dei procedimenti sia della verifica delle complesse attività sinora svolte dagli organismi preposti. Peraltro, nella legislazione comunitaria e nazionale sono state introdotte di recente una valutazione ambientale di tipo strategico (Vas) e un procedimento integrato di autorizzazione ambientale (Ippc), che hanno rafforzato le garanzie di protezione dell'ambiente, soprattutto nelle fasi di elaborazione, adozione e approvazione di piani o programmi e di verifica degli impianti in esercizio. Ma questo sistema sottoposto alle forti sollecitazioni provenienti dai settori interessati (realtà produttive e strutture amministrative), ha anche registrato criticità e difficoltà di funzionamento, con particolare riferimento al difficile decollo del sistema delle autorizzazioni integrate ambientali (Aia).
La Commissione Ambiente ha dato vita all'indagine conoscitiva con l'obiettivo di comprendere quale sia il grado di efficacia della normativa statale e regionale e di registrare l'effettiva capacità di funzionamento che il sistema potrà assicurare per il futuro. L'indagine intende quindi verificare gli elementi positivi delle politiche e delle attività per la valutazione dell'impatto ambientale (VIA-VAS) e dei procedimenti per la verifica e l'autorizzazione degli impianti (Ippc), unitamente alle criticità, nella prospettiva di una valorizzazione del ruolo di programmazione, pianificazione e capacita' operativa dei diversi soggetti coinvolti. In tale contesto, la Commissione approfondira' il quadro normativo di riferimento, come modificato dal Dlgs 152/2006, il Codice ambientale, e di valutare eventuali modifiche e integrazioni da apportare alla legislazione vigente, anche in sede parlamentare. L'indagine si articolera' nelle audizioni dei ministri dell'Ambiente, delle Infrastrutture e dei trasporti, dello Sviluppo economico, dei Beni culturali. Previste anche le audizioni di rappresentanti della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale; della Commissione istruttoria per il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale; dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra); della Conferenza delle regioni e delle province autonome; dell'Unione delle province d'Italia (UPI); dell'Associazione nazionale comuni italiani (ANCI); della Confindustria e delle associazioni di imprese aderenti; dei centri di ricerca, associazioni, istituti e altri organismi, anche di carattere regionale o locale, specializzati nella materia. Il termine per la conclusione dell'indagine è fissato per il 31 marzo 2009.
fonte: ambiente.it
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martedì 28 ottobre 2008
INDAGINE CONOSCITIVA SU VALUTAZIONE IMPATTO (VIA)
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