Nel comune di Rubano cittadini e amministratori in agitazione per un progetto calato dall’alto a loro insaputa. Un casello autostradale e una complanare dell’autostrada A4 mettono a rischio l’ecosistema e l’economia locale. Legambiente: «Un grave danno per agricoltori e cittadini»
Gli abitanti di Rubano, in provincia di Padova, si sentono minacciati dal progetto di un nuovo casello autostradale del cosiddetto Grap, il Grande raccordo anulare di Padova o Orbitale previsto nella frazione di Bosco e da quello di un sistema di Complanari all’A4, che cancellerebbe alcune abitazioni e la storica azienda agricola della famiglia Traverso.
Lo stadio del progetto è tale da far pensare che le decisioni siano già state prese. Nessun preavviso è stato dato né ai cittadini né al sindaco di Rubano, Ottorino Gottardo, il quale, pur avendo sempre appoggiato il Grap dice: “Il progetto delle Complanari alla A4 e il casello a Bosco di Rubano escono allo scoperto improvvisamente dopo alcuni annunci peraltro subito smorzati da affermazioni di non meglio precisate difficoltà incontrate nello sviluppo del progetto”. Nel progetto precedente, risalente al 2006, il casello autostradale era previsto presso la zona industriale di Ronchi di Villafranca, in un’area senz’altro meno importante sotto il profilo ambientale.
“A fare le spese di questo nuovo progetto saranno gli agricoltori – spiega Andrea Volpicelli di Legambiente Padova – che perderanno produzione e vendita di latte sfuso e formaggi. Aziende che verranno rase al suolo per lasciare il posto a una colossale colata di catrame larga 40 metri, la supertangenziale dell’Orbitale, dalle dimensioni di un’autostrada. E come se non bastasse l’opera passerebbe a soli 5 metri dall’abitazione dei Traverso, un sito con più di 150 anni di storia, risalente al catasto napoleonico e posto sotto tutela dal piano regolatore vigente”.
Una delle aziende più colpite collabora inoltre con il vicino Parco Etnografico di Bosco di Rubano come fattoria didattica, accogliendo le numerose scolaresche che si recano a visitare la stalla con più di 100 vacche da latte e imparano come si produce il formaggio. Insomma, un danno al presente e al futuro del territorio. Una vicenda che, spiega volpicelli, lascia alcune domande che meritano una risposta: “Perché gli enti locali vengono pesantemente limitati nei loro poteri sul governo del proprio territorio? il Grap è veramente inserito nella legge Obiettivo che consente una procedura semplificata?”.
fonte: lanuovaecologia.it
fonte: lanuovaecologia.it
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