La procura regionale della Corte dei conti ha calcolato il danno erariale a carico dei sindaci che si sono occupati del consorzio di bacino Napoli 5. L’ente aveva assunto dipendenti per la raccolta differenziata ma questi, pur pagati, non hanno mai lavorato
Quattro milioni e 225.827 euro: è l'ammontare del danno erariale che - come scrive oggi il quotidiano Il Mattino - la procura regionale della Corte dei Conti individua a carico del sindaco di Napoli Rosa Iervolino e dei suoi predecessori, Antonio Bassolino e Riccardo Marone, nell'ambito delle indagini sul consorzio di bacino Napoli 5, l'ente che aveva assunto 362 dipendenti per la raccolta differenziata pagandoli per anni ma senza farli lavorare.
La vicenda del consorzio, nota da tempo, è al centro da alcuni mesi di una indagine aperta dalla procura della Corte dei Conti. Gli accertamenti sono ancora in fase istruttoria, ma è stato già quantificato il danno erariale di cui a giudizio degli inquirenti sarebbero responsabili gli ultimi tre sindaci di Napoli. Danno relativo non solo all'aver pagato inutilmente gli operai del consorzio, ma anche agli oneri derivanti dal mancato avvio della differenziata.
fonte: lanuovaecologia.it
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