Attivisti di Greenpeace hanno fatto irruzione nella centrale a carbone di Fiume Santo, in provincia di Sassari. Protestano contro i piani di espansione del carbone della Regione Sardegna e chiedono di rilanciare l'eolico nell'isola: "La riconversione in energie rinnovabili aprirebbe opportunità di lavoro per oltre 7.000 giovani entro il 2020". Gli attivisti hanno bloccato il nastro trasportatore della centrale, impedendo il rifornimento dell'impianto.
L'attività di oggi rappresenta la seconda tappa di un tour contro il carbone della Artic Sunrise in Italia, avviato giovedì scorso a Civitavecchia e che punta a diffondere in Europa il messaggio di una "rivoluzione energetica pulita", in vista della Conferenza sui Cambiamenti Climatici dell'Onu del prossimo dicembre.
Fonti rinnovabili ed efficienza energetica, secondo Greenpeace, sono fondamentali per ridurre le emissioni di CO2 e creare nuove opportunità di lavoro.
"Non è accettabile che le regioni facciano dei piani energetici in contrasto con gli impegni internazionali dell'Italia - afferma Giuseppe Onufrio, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia - la Sardegna deve rivedere la proposta di piano regionale e togliere ogni limite all'eolico. Questa fonte può dare occupazione sicura e pulita in Sardegna. L'ostilità di Soru all'eolico blocca 7.000 posti di lavoro per far spazio al carbone".
La Sardegna, sottolinea Greenpeace, è una regione strategica per lo sviluppo dell'eolico in Italia. Nel 2007 la potenza eolica complessiva sull'isola ha raggiunto i 367 Mw, ma secondo il rapporto presentato recentemente da Anev potrebbe invece installare, nel pieno rispetto del paesaggio e dell'ambiente, circa 1.750 Mw, dando occupazione a oltre 7.000 persone e producendo circa 3 miliardi di kilowattora (il 25% del consumo interno della regione). Prodotta con il carbone, questa energia emetterebbe oltre 2 milioni di tonnellate di CO2 all'anno.
fonte: repubblica.it
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lunedì 20 ottobre 2008
No al carbone, blitz di Greenpeace
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1 commento:
Mi chiedo solo se creare un blackout in Sardegna sia protesta o violenza verso i cittadini!
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