Per far ripartire il nostro paese è necessario andare in una direzione diversa da quella del governo. Lo sostengono le 50 associazioni riunite nella campagna “Sbilanciamoci”. Presentato a Roma un documento critico ma che avanza proposte specifiche e dettagliate
All'Italia servono meno marescialli e più maestri, meno grandi opere e più sostenibilità ambientale: la manovra finanziaria, così come proposta dal governo Berlusconi, non va bene. Per questo una cinquantina di organizzazioni, tra cui Antigone, Arci, Cittadinanzattiva, Unione degli studenti, Wwf e Legambiente, si sono riunite nella campagna 'Sbilanciamoci!' e hanno presentato oggi a Roma una 'controfinanziaria', che mette in luce in cento punti quali miglioramenti il governo in carica dovrebbe attuare per "un'Italia capace di futuro".
Il portavoce della campagna, Giulio Marcon, afferma che quella presentata da 'Sbilanciamoci!' è una manovra "critica e propositiva, che avanza proposte specifiche e dettagliate e denuncia la politica economico-finanziaria italiana, che va avanti a colpi di decreti e provvedimenti opachi e oscuri e che manca di dibattito pubblico". Ecco le principali proposte che emergono dal rapporto:
- WELFARE: sì alla progressività dell'aliquota Irpef e alla tassazione di tutte le rendite del 23%; la campagna è inoltre favorevole a una tassa sui gipponi Suv a vantaggio del trasporto pubblico locale.
- MOBILITA': ottimizzare le reti esistenti a scapito delle grandi opere, investendo al Sud 700 milioni di euro per le ferrovie locali e in generale 150 milioni di euro per la mobilità urbana sostenibile.
- DISARMO: propone tagli per 4 miliardi alla spesa militare, per ridurre l'organico a 120 mila unità, e il ritiro delle truppe dall'Afghanistan.
- POLITICHE SOCIALI: si potrebbe stanziare 1 miliardo di euro per avviare 3 mila asili nido, un altro miliardo a favore del fondo per la non autosufficienza e un altro ancora per l'introduzione dei livelli essenziali di assistenza. Per le classi a basso reddito servirebbero 100 milioni per il sostegno sociale all'affitto; altri 200 milioni potrebbero venir investiti metà in centri antiviolenza per le donne e metà per i consultori.
- IMMIGRAZIONE: secondo la campagna, i 37,5 milioni stanziati per il 2009 per la costruzione di nuovi centri di identificazione ed espulsione (Cie) potrebbero venir commutati in interventi di prevenzione e lotta al razzismo. 30 milioni di euro potrebbero servire per offrire abitazioni dignitose ai rom.
- SANITA': sì a nuove unità spinali, hospice e unità di risveglio e a interventi a favore di malati cronici; più controlli sulle convenzioni con strutture private e sulle liste d'attesa.
- UNIVERSITA' E SCUOLA: no alla trasformazione degli atenei in fondazioni, sì a nuovi alloggi e a borse di studio; no ai fondi per le scuole private e più attenzione all'edilizia.
- LAVORO: 'Sbilanciamoci!' propone di stanziare crediti di imposta per le aziende che trasformano i parasubordinati e i lavoratori a tempo determinato in lavoratori dipendenti: con 1 miliardo di euro si regolarizzerebbero 250 mila precari. Sì infine alle indennità di disoccupazione e alla sicurezza sul posto di lavoro.
fonte: lanuovaecologia.it
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