mercoledì 15 ottobre 2008

Golf e speculazione in Sicilia

L'Assemblea regionale ha approvato un disegno di legge che consente di autorizzare gli impianti con una semplice conferenza dei servizi. E i campi potranno sorgere entro 150 metri dalla battigia del mare, da laghi e boschi. Martedì il via libera definitivo

Più Golf per tutti. È questa da alcuni anni a questa parte la parola d'ordine in stile Antonio Albanese che circola nelle stanze della Regione Sicilia. Adesso ci sono riusciti, con l'approvazione all'Assemblea regionale del disegno di legge che disciplina la costruzione dei campi da golf sul territorio regionale. Per ben tre volte, nella passata legislatura, questo disegno di legge era approdato in aula ed era stato subito rinviato in commissione.

DECIDE LA CONFERENZA. Con la nuova normativa, per la realizzazione di campi da golf, è necessaria l'autorizzazione «da parte del Comune in cui l'opera ricade, ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 10 agosto 1985, n. 37». Ma qualora sia necessario il parere «di altri enti istituzionalmente competenti, il Comune indice una Conferenza di servizi al fine di acquisire tutte le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nullaosta e assensi comunque denominati, necessari alla realizzazione dei lavori». Il parere della Conferenza di servizi «sostituisce, a tutti gli effetti, qualsiasi altro esame o parere di amministrazioni o di organi consultivi monocratici o collegiali ed uffici regionali in materia». Il parere favorevole della Conferenza di servizi costituisce quindi approvazione del progetto.
VIA AGLI SBANCAMENTI. La nuova legge regionale semplifica tutto al punto che col parere favorevole della Conferenza di servizi del Comune interessato, per realizzare i campi da golf saranno autorizzati «gli sbancamenti, la modellazione dei terreni, i drenaggi, gli impianti di irrigazione, la formazione del manto erboso, la formazione del green, tee e bunker e di laghetti artificiali».
Il grimaldello che permette di scardinare la normativa a tutela del territorio sta tutto in questa frase: sbancamenti, modellazione dei terreni, laghetti artificiali, e tutte quelle opere di trasformazione del territorio «non costituiscono costruzioni ai sensi e per gli effetti della lettera a) del primo comma dell'articolo 15 della legge regionale 12 giugno 1976, n. 78».
‘ROCCO FORTE’ IN SALVO. Tradotto significa che i campi da golf potranno essere realizzati all'interno dei 150 metri dalla battigia del mare, dei laghi e dei boschi. L'approvazione risolverà quindi il blocco dei lavori del Golf Resort "Rocco Forte" a Sciacca dopo i ricorsi presentati da Legambiente Sicilia a seguito delle irregolarità riscontrate. Porte aperte anche per tutti quei progetti previsti vicino ai laghi e alle riserve naturali come quello di Regalbuto in provincia di Enna . Un definitivo via libera all'affare campi da Golf , che in Sicilia significa tonnellate di cemento per realizzare le strutture ricettive a contorno dei prati verdi. I percorsi golfistici infatti nascondono molto spesso operazioni immobiliari speculative, collegate alla realizzazione di strutture ricettive annesse, quasi sempre in zone agricole che si fanno diventare edificabili con veloci varianti urbanistiche ad hoc.
MAGGIORANZA SODDISFATTA. «L'approvazione dell'articolato del disegno di legge che regolamenta la realizzazione di nuovi impianti per il gioco del golf – ha commentato l'onorevole Giulia Adamo, che nella scorsa legislatura, da presidente della commissione Territorio e Ambiente, si era impegnata senza successo per l'approvazione del provvedimento – è un passaggio parlamentare importante. Quando il testo appena approvato sarà definitivamente convertito in legge - ha aggiunto - la nostra Regione si sarà dotata di uno strumento intelligente, che coniuga la necessità di tutela del territorio con la possibilità di valorizzarlo a fini sportivi e turistici. Questo è ancora più importante in un settore che tradizionalmente genera un ciclo economico virtuoso con ricadute positive su tutto il territorio».
PROTESTA L’OPPOSIZIONE. Immediata la protesta del senatore del Pd Riccardo Villari che, nel preannunciare una interrogazione al ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo e un esposto alla Corte di giustizia europea, ha commentato: «Dopo lo scandalo di parentopoli, dopo gli aumenti per i consiglieri, ecco che l'Assemblea regionale siciliana decide di derogare al divieto di edificare entro i 150 metri dalla battigia per i campi da golf. Si deroga per uno sport di elite, per pochi, si deroga in barba alla carenza cronica di acqua della regione». La votazione definitiva è prevista per la seduta del 21 ottobre.

fonte: lanuovaecologia.it

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