TOKYO - Il giorno dopo il grande rimbalzo superiore al 14 per cento, anche a Tokyo si è riaffacciata l’incertezza sull’efficacia delle misure contro la crisi di credito. Ma il Nikkei ha saputo resistere alla volatilità di Wall Street, guadagnando in chiusura l'1,06% e girando bruscamente in positivo dopo una seduta altalenante (l'indice ha recuperato recupera rispetto al -1,44% registrato a metà seduta).
LE ALTRE PIAZZE - A differenza di Tokyo, le altre Borse asiatiche dimenticano il rialzo record messo a segno alla vigilia e tornano ad essere incerte a un giorno dall'ingresso del Governo Usa nel capitale di nove colossi bancari di Wall Street. I principali indici dei mercati del «Far East» hanno chiuso tutti con il segno meno: Hong Kong a -2,92%, Shanghai a -1,81%, Taiwan a -0,86%, Seul a -2%, Sydney a -0,81%, Singapore a -1,93%.
VERTICE UE - Riflettori puntati ora su Bruxelles dove prenderà il via alle 16 il Consiglio Europeo che riunisce i capi di Stato e di governo dei Ventisette. In agenda la crisi finanziaria, i consumi energetici e la lotta al cambiamento climatico. Il summit in programma nel pomeriggio arriva dopo gli altri due vertici di leader europei, quello del G4 del 4 ottobre e quello dell'Eurogruppo domenica a Parigi. E proprio la dichiarazione finale del secondo, che ha suscitato l'entusiasmo delle Borse e si è già tradotta in cospicui piani di garanzia pubblica per le banche, dovrebbe essere avallata dai 12 stati membri che non fanno parte di Eurolandia. Le questioni economiche, sia la crisi finanziaria, sia l'energia e la lotta ai gas serra domineranno gli incontri in programma in serata. Soprattutto il secondo tema si preannuncia complicato per le posizioni molto diverse degli stati membri, mentre l'Italia si prepara a dare battaglia a difesa delle proprie industrie.
fonte: corriere.it
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