A settembre per la prima volta il passaggio a Nordovest lungo l'America e quello a Nordest lungo la Russia sono stati entrambi liberi dai ghiacci contemporaneamente e per alcune settimane. Lo ha confermato l'Agenzia spaziale europea
Per la prima volta, nell'Artico, il passaggio a Nordovest lungo l'America e quello a Nordest lungo la Russia sono stati entrambi liberi dai ghiacci contemporaneamente e per alcune settimane. Lo ha confermato l'Agenzia spaziale europea (Esa), precisando che la banchisa si sta ora riformando. I ghiacci artici – che hanno registrato in agosto il secondo scioglimento più intenso della stagione estiva dall'inizio delle osservazioni satellitari, 40 anni fa – sono totalmente scomparsi nei due passaggi in settembre.
“È la prima volta, secondo i nostri archivi, che questi due storici passaggi sono rimasti aperti nello stesso anno”,
ha sottolineato in un comunicato Pablo Clemente-Colon, responsabile scientifico del Centro nazionale americano di glaciologia. Il 22 settembre erano di nuovo tutti e due chiusi. Il ramo più lungo del passaggio a Nordovest, la via Amundsen vicino alle coste canadesi, era aperto da luglio. Il ramo più diretto, un po' più a nord, è diventato navigabile il 18 agosto, secondo le osservazioni fatte in particolare dal satellite europeo Envisat.
Il passaggio a Nordest, invece – precisa l'Esa – è diventato sgombro dai ghiacci il 5 settembre con l'apertura dello stretto di Vilkitski. È il secondo anno consecutivo che si apre. L'apertura del passaggio a Nordovest e di quello a Nordest alla navigazione permetterebbe grandi risparmi di tempo e di carburante nei collegamenti tra Europa e Asia, riducendo la rotta di oltre 4.000 chilometri.
Dalle misurazioni effettuate il 26 agosto si rileva che la superficie della banchisa artica era di 5,26 milioni di km quadrati, contro i 5,32 milioni del 21 settembre 2005, secondo record di disgelo estivo dell'Artico. Il primato assoluto di scioglimento è stato registrato nel 2007, con soli 4,2 milioni di km quadrati di banchisa alla fine dell'estate.
fonte: lanuovaecologia.it
Nessun commento:
Posta un commento