Commissariamento e scioglimento dei consigli e delle giunte inadempienti. Carcere per chi getta i rifiuti in mezzo alla strada o gestisce discariche abusive. Le misure contenute nel decreto legge che sarà approvato dal consiglio dei ministri oggi a Napoli
Commissariamento dei comuni campani che non rispettano alla lettera gli obblighi per la gestione dei rifiuti, con conseguente rimozione dei sindaci e dei presidenti di provincia e scioglimento dei Consigli e delle Giunte, carcere per chi getta i rifiuti in mezzo alla strada o gestisce discariche abusive: nonostante il lavoro di questi mesi che ha consentito di uscire dalla fase più acuta dalla crisi, il governo annuncia un nuovo giro di vite per risolvere l'emergenza in Campania visto che - come è scritto nel provvedimento - "perdura la gravità del contesto socio-economico-ambientale".
Le nuove misure sono contenute nel decreto legge che sarà approvato oggi dal consiglio dei ministri in programma a Napoli; la bozza si compone di otto articoli con cui si interviene su diversi fronti. Con un duplice obiettivo: 'inchiodare' gli enti locali alle proprie responsabilità e punire in maniera più incisiva tutti coloro, singoli cittadini o gruppi, enti pubblici o imprese private, che non rispettano non solo le regole sullo smaltimento dei rifiuti ma anche le più elementari norme di educazione civica. Il decreto prevede anche una massiccia campagna televisiva e radiofonica di "sensibilizzazione e responsabilizzazione" dei cittadini alla raccolta differenziata.
Ma non solo: nella relazione che accompagna il decreto è scritto che le nuove norme, soprattutto quelle che riguardano l'inasprimento delle sanzioni, "in ragione della generalità del fenomeno, hanno valenza su tutto il territorio nazionale". Un monito per ribadire che quello che é accaduto negli ultimi 15 anni in Campania non debba ripetersi in altre regioni.
Due gli articoli più incisivi: quello che riguarda i comuni inadempienti (art.2) e quello che inasprisce le pene (art.6). "In caso di mancata osservanza degli obblighi a carico degli enti locali relativi alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti" dice l'art.2 , il sottosegretario Bertolaso "diffida il comune e la provincia ad adottare, nel termine stabilito, gli occorrenti provvedimenti. In caso di reiterato e persistente inadempimento, su iniziativa del sottosegretario, il ministro dell'Interno propone al Consiglio dei ministri la rimozione del Sindaco o del Presidente della provincia". Rimozione che "comporta la decadenza della giunta e lo scioglimento del Consiglio". Spetta poi al prefetto nominare un commissario.
Quanto all'inasprimento delle pene, l'obiettivo - sottolinea il governo nella relazione che accompagna il decreto - è di "implementare il contrasto all'abbandono occasionale dei rifiuti, siano essi urbani pericolosi e non pericolosi, speciali pericolosi e non pericolosi". Si punta insomma a far sì che "tutte le condotte" contrarie alle norme "vengano punite non più con una sanzione amministrativa bensì con la reclusione". Dunque, è scritto nella bozza, "chiunque abbandona o deposita ovvero immette nelle acque superficiali o sotterranee rifiuti pericolosi o ingombranti ovvero speciali, è punito con la reclusione da 1 a 3 anni".
Da 6 mesi a 3 anni di carcere (da 1 a 4 se per rifiuti pericolosi) per chi invece effettua attività "di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti in mancanza dell' autorizzazione". E stessa pena per chi non rispetta le norme relative allo smaltimento dei rifiuti sanitari pericolosi. Fino a 4 anni di carcere (e multe da 20mila a 100mila euro) sono infine previsti per chi "realizza o gestisce una discarica non autorizzata".
Il testo contiene poi una serie di misure per incentivare e semplificare la raccolta dei rifiuti ingombranti e indifferenziati con la predisposizione da parte dei comuni di apposite aree di stoccaggio provvisorio, l'affidamento del servizio di raccolta rifiuti in provincia di Caserta e l'assunzione di 100 vigili del fuoco per potenziare la lotta agli incendi.
fonte: lanuovaecologia.it
fonte: lanuovaecologia.it
1 commento:
Per chi "sporca" i muri con murales artistici vogliono il carcere, mentre se li sporcano con manifesti fascisti va tutto bene...
http://noirpink.blogspot.com/2008/10/strade-pulite-meglio-il-carcere.html
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