venerdì 28 marzo 2008

Foche, ricomincia la mattanza in Canada

Ancora una volta la storia si ripete in tutta la sua crudezza e drammaticità. L'arrivo della primavera porta con sè, puntuale come ogni anno, una nuova strage di cuccioli di foca, particolarmente ricercati dall'industria pellicciera per la particolare morbidezza e qualità del loro pellame. E altrettanto puntuale arriva la mobilitazione delle associazioni animaliste di tutto il mondo, che puntano il dito contro i metodi cruenti con cui avviene l'uccisione degli animali. Per mantenere integro il loro mantello, infatti, non vengono colpiti con un'arma da fuoco, ma uccisi sulla banchina a colpi di bastone. E, come documentato i volontari dei gruppi anti-caccia, spesso scuoiati ancora in vita direttamente sul pack (■ Guarda il video).

I NUMERI - Le quote di animali cacciabili sono stabiliti per legge dalle autorità canadesi. Quest'anno saranno 275 mila gli esemplari che potranno essere sacrificati all'industria della moda, cinquemila in più rispetto al 2007. Una quantità comunque molto lontana dai 335 mila capi che era stato possibile abbattere due anni fa, ma il cui numero è stato poi ridotto in considerazione delle condizioni ambientali difficili, ovvero il ghiaccio troppo sottile, che rende più difficile agli animali trovare scampo.

LE GIUSTIFICAZIONI CANADESI - La portavoce del commissario europeo all'Ambiente Stavros Dimas, pochi giorni fa aveva annunciato che la Commissione Ue sta valutando l'adozione di misure restrittive contro la strage delle foche in Canada, proprio in considerazione dei metodi di «abbattimento inumano delle foche». Le autorità canadesi hanno sempre respinto le accuse e giustificato il via libera agli abbattimenti con la necessità di garantire la sopravvivenza economica di un territorio, quello della zona del golfo di San Lorenzo e delle coste di Newfoundland, che proprio dalla caccia alle foche trae una parte significativa del proprio sostentamento. Tra le motivazioni addotte a sostegno della caccia c'è anche il fatto che un'eccessiva popolazione di foche riduce la disponibilità di pesce danneggiando i pescatori locali. Rilievi, questi, che non sembrano però fare presa sull'opinione pubblica internazionale.

CHI NON LE VUOLE - I vicini di casa del Canada, gli Usa, hanno ad esempio istituito un bando ai prodotti derivanti dalla caccia alle foche già nel 1972. Un divieto totale è già in vigore in Belgio e nei Paesi Bassi. E in Europa già dal 1983 non è consentito il commercio delle pelli bianche dei cuccioli. I cacciatori, dal canto loro, saranno chiamati quest'anno ad un ulteriore passo: accertarsi che le foche siano effettivamente morte prima di procedere con lo scuoiamento (e in caso non lo siano, provvedere seduta stante).

E CHI INVECE SI' - Le pelli di foca sono esportate soprattutto in Norvegia, Russia e Cina, dove il mercato delle pellicce continua ad essere fiorente. Il guadagno per i cacciatori, secondo quanto riporta l'Associated Press, è stimato in circa 50 euro per ogni esemplare consegnato. Cifre, insomma, non particolarmente elevate che tuttavia sono considerate irrinunciabili e che, soprattutto, moltiplicate per 275 mila portano ad una somma di poco inferiore ai 14 milioni di euro. Un discreto gruzzoletto, questo, a cui in Canada non vogliono rinunciare.

ITALIA IN PRIMA LINEA - L'Italia già negli anni passati aveva preso posizione contro l'uccisione dei cuccioli e lo scorso dicembre il Parlamento aveva affrontato un disegno di legge «bipartisan» che propone il divieto di importazione e commercializzazione delle pelli di foca e dei loro derivati. Già approvato al Senato, avrebbe dovuto essere votato anche dalla Camera. Lo scioglimento anticipato della legislatura ha però impedito che il provvedimento diventasse legge dello stato. «Dal nuovo Parlamento ci aspettiamo l'approvazione definitiva delle nuove norme - commenta Roberto Bennati, vicepresidente della Lega antivivisezione (Lav) -. Negli ultimi anni le iniziative politiche nazionali ed internazionali per fermare questa mattanza sono state numerose, anche a livello di Unione europea. Ora è il momento di realizzarle perché il massacro di questi cuccioli è inaccettabile e l’indignazione dell’opinione pubblica verso questo commercio violento è ai suoi massimi storici». L'Italia, in ogni caso, è stata fra i primi Paesi europei ad agire con misure temporanee in vista di una moratoria europea, a cominciare dal Decreto interministeriale del 2006 che ha introdotto una moratoria di fatto all’importazione e alla commercializzazione di pelli e derivati di foca. Il 15 marzo 2007 il Senato ha approvato una mozione che impegna il governo a promuovere il divieto di importazione e commercializzazione dei prodotti derivanti dalla caccia alle foche e standard più elevati per gli animali negli allevamenti, oltre che a garantire il rispetto della normativa in materia di tutela della biodiversità e della fauna selvatica.

fonte: corriere.it

Nessun commento:

Google

Passatempo Preistorico

Moonstone Madness

Pronti a partire, pronti per distruggere tutto? Bene, allora fate un salto indietro nell'era preistorica e immergetevi in questa nuova avventura dal gusto tribale. A bordo del vostro cinghiale dovrete raccogliere le gemme preziose necessarie per passare alle missioni successive, saltando gli ostacoli se non volete perdere il vostro bottino e distruggendo i totem a testate per conquistare altre gemme utili. Inoltre, una magica piuma vi catapulterà verso il cielo dove punti e gemme preziose sono presenti in gran quantità, per cui approfittatene! cercate di completare la missione entro il tempo limite, utilizzando le FRECCE direzionali per muovervi, abbassarvi e saltare, e la SPACEBAR per prendere a testate i totem.

Change.org|Start Petition

Blog Action Day 2009

24 October 2009 INTERNATIONAL DAY OF CLIMATE ACTION

Parco Sempione - Ecopass 2008

Powered By Blogger