| |
L'orso polare, icona canadese, potrebbe ammalarsi seriamente entro il 2014, a causa di nuove sostanze chimiche tossiche diffuse nell'Artico. In uno studio condotto su 128 orsi polari della Groenlandia orientale, scienziati dell'ambiente danesi hanno rivelato che l'orso bianco è sempre più soggetto a tumori e a danni all' apparato di riproduzione a causa dei livelli chimici di prodotti di contaminanti perfluoroalkyl, Pfc, aumentati tra il 19 e il 27 per cento dal 2000. La cifra risulta più che raddoppiata rispetto al precedente studio canadese sugli orsi polari dell'isola di Baffin. Ora la concentrazione di Pfc nel fegato degli orsi polari è maggiore dei bifeniili policlorurati (Pcb), chimici industriali banditi proprio perché dannosi all'ambiente. I Pfc si trovano in miriadi di prodotti usati quotidianamente, come il liquido per i tergicristalli, utilizzato moltissimo in Nordamerica soprattutto nella lunga stagione invernale, la schiuma degli estintori, la carta oleata per avvolgere il fast food. Gli orsi polari si trovano in cima alla catena alimentare dell'Artico e il loro corpo concentra maggiormente questi prodotti tossici che vengono assorbirti dagli zooplankton mangiati dalle foche, cibo preferito degli orsi. Come questi prodotti arrivino all'Artico, comunque, è materia attuale di studio degli scienziati sull'Amundsen, la nave guardiacoste canadese, al momento casa viaggiante dei ricercatori nell'Artico. fonte: lanuovaecologia.it |
Utilità del blog per un'Azienda come la nostra, vi chiederete... informare, vi rispondiamo!...IN-FORMA COLLAGE
mercoledì 26 marzo 2008
Malato d'inquinamento
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento