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lunedì 17 marzo 2008
È nato l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia
Agevolerà le reti e la cooperazione e creerà sinergie tra le comunità dell'innovazione in Europa
– Compiti dell'Iet
– Le Comunità della conoscenza e dell'innovazione - Cci
– Cambiamenti climatici, energia rinnovabile e Tic
– Gli organi dell'Iet
– Fonti di finanziamento
Il Parlamento ha approvato il regolamento che istituisce l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia. Il suo obiettivo è di contribuire alla crescita economica e alla competitività sostenibili in Europa rafforzando la capacità d'innovazione. A tal fine, agevolerà le reti e la cooperazione e creerà sinergie tra le comunità dell'innovazione in Europa. Dando priorità al trasferimento delle sue attività a vantaggio delle imprese, incluse le Pmi, e della loro applicazione commerciale.
Adottando la relazione di Reino Paasilinna (Pse, Fi), il Parlamento approva la posizione comune del Consiglio sul regolamento che istituisce l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Iet) che mira a diventare «un organismo di portata mondiale per l'eccellenza nei settori dell'istruzione superiore, della ricerca e dell'innovazione». La posizione comune infatti, a seguito di negoziati tra il relatore e il Consiglio, riprende in larga misura la posizione del Parlamento europeo approvata in prima lettura (26 settembre 2006). Il regolamento potrà entrare in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. La richiesta dei Verdi di respingere in toto la proposta di regolamento è stata bocciata dall'Aula con 129 voti favorevoli, 496 contrari e 15 astensioni.
L'obiettivo dell'Iet è di contribuire alla crescita economica e alla competitività sostenibili in Europa «rafforzando la capacità d'innovazione degli Stati membri e della Comunità». L'Iet persegue tale obiettivo «promuovendo e integrando l'istruzione superiore, la ricerca e l'innovazione ai massimi livelli» (il «triangolo della conoscenza»). In tale contesto, dovrebbe facilitare e rafforzare le reti e la cooperazione e creare sinergie tra le comunità dell'innovazione in Europa. L'Iet dovrebbe dare la priorità al trasferimento delle sue attività di istruzione superiore, ricerca ed innovazione «a vantaggio delle imprese e della loro applicazione commerciale, nonché al sostegno agli avviamenti di imprese, alle scorporazioni e alle piccole e medie imprese (Pmi)».
fonte: vglobale.it
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