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Fra i principali prodotti esportati dall'Asia c'é anche il pulviscolo inquinante. La conferma è arrivata dalle nuovissime immagini del Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (Modis), uno strumento che posizionato a bordo del satellite Terra della Nasa è riuscito a misurare per la prima volta la quantità di polveri che viaggiano tra i continenti. Secondo i calcoli, pubblicati dalla rivista Journal of Geophysical Research-Atmospheres, ogni anno 4,5 milioni di tonnellate di polveri inquinanti raggiungono gli Usa dall'Asia. «Guardando ai dati raccolti fra il 2002 e il 2005 - spiega Hongbin Yu, dell'università del Maryland - abbiamo visto che circa il 15% dell'inquinamento atmosferico di Usa e Canada viene in realtà dall'Asia. Questo vuol dire che ogni sforzo fatto per diminuire l'inquinamento verrà annullato se aumenteranno le emissioni asiatiche». Il pulviscolo, spiegano gli esperti, si forma a causa degli incendi, dell'inquinamento urbano e delle emissioni industriali, e impiega circa una settimana ad attraversare il Pacifico, ma non è un problema limitato all'Asia. «In questo studio abbiamo esaminato quello asiatico, ma l'inquinamento viaggia a partire da tutti i continenti - spiega Yu - anzi, secondo alcuni modelli matematici anche l'Europa esporterebbe grandi quantità di pulviscolo in America». fonte: lanuovaecologia.it |
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giovedì 20 marzo 2008
Polveri da export
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