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Nuova tappa per il futuro quartiere interamente costruito sul mare del principato di Monaco. I cinque progetti finalisti sono stati consegnati al principe Alberto II che, sin dalla sua investitura, nel luglio del 2005, aveva fatto dell'estensione sul mare del principato il suo cavallo di battaglia. Ma il progetto resta top secret, almeno per il momento, a Monaco, secondo il quotidiano francese Le Figaro. I modellini dei progetti saranno montati in un edificio sotto stretta sorveglianza e il principe in persona, a telecamere accese, riceverà i rappresentanti dei cinque cartelli d'aziende pre-selezionate per avanzare le offerte e per consegnare poi i lavori "chiavi in mano" entro il 2018. Sono tutti grossi nomi della finanza: Vinci-Solidere, Monte-Carlo Development Company (con Bouygues come costruttore), Monte-Carlo Sea Land, Fonciere Maritime SAM e un investitore del Qatar, Barwa. Il progetto finalista sarà noto prima della fine dell'anno e non costerà meno di 5 miliardi di euro. Nel 2018 dunque lo stato più piccolo al mondo dopo il Vaticano - con solo 2 chilometri quadrati - conterà dieci ettari di più. Ettari che saranno strappati al mare perché su terra non c'é più spazio per accogliere la popolazione sempre in aumento. Monaco "vittima" del suo successo? In un certo senso sì. Il principato, che presenta una delle densità di popolazione più alte al mondo, "non ha più capacità di costruzione" ha spiegato a Le Figaro Robert Calcagno, consigliere del governo. Questa estensione è "indispensabile". Lo stato potrà quindi ospitare 2.000 nuovi residenti su una popolazione che ne conta già 32 mila. Dei limiti di spazio del principato se ne era già accorto il principe Ranieri III che sin dagli anni '50 aveva avviato dei lavori per ingrandire il territorio, meritandosi cosi' il soprannome di "prince batisseur". Da quei lavori era nato tra l'altro il quartiere di Fontvielle (esteso su 22 ettari, anche questi strappati al mare), oggi polmone economico dello stato. Il nuovo quartiere sul mare voluto da Alberto II nascerà invece al Portier, ai piedi del Casinò. Le sue fondamenta saranno immerse ad una profondità di 50 metri. In superficie, 275.000 metri quadrati di abitazioni, uffici, alberghi e negozi. Alberto II ne vuole fare un quartiere "sostenibile". I trasporti saranno "verdi" e gli edifici non più alti di 11 piani. La riserva naturale del Larvotto, le correnti e la fauna marina saranno protetti. E per i costruttori un' altra attenzione. "E' nel loro interesse presentare un progetto - dice a Le Figaro una fonte vicina al principato - che non obblighi a vendere le costruzioni a prezzi esorbitanti". A Monaco, ricorda il giornale, il metro quadrato non costa meno di 30.000 euro. fonte: lanuovaecologia.it |
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mercoledì 26 marzo 2008
Monaco, il Principato sconfina sul mare
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