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La procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati otto persone per la vicenda dei circa 90 "radiatori all'amianto" sequestrati nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza in alcuni stand della Fiera di Rho-Pero a Milano. Le accuse, a vario titolo, sono di contraffazione e di violazione delle norme sull'amianto. Le Fiamme gialle hanno consegnato alla Procura una relazione che è stata inserita nel fascicolo del pm Elisa Moretti. Secondo gli investigatori, dalle prime analisi sembrerebbe che gli isolanti dei caloriferi sequestrati contengano particelle di amianto in quantità rilevante. L'indagine è partita da una denuncia del consorzio Airal, che raduna 11 associati tra i principali produttori italiani del settore, in cui si segnalava che alcuni radiatori messi in commercio alla Fiera avevano marchi contraffatti. Gli indagati appartengono alle ditte cinesi che esponevano negli otto stand in cui sono stati effettuati i sequestri. Dopo il primo sequestro di 36 caloriferi, altri 50 radiatori con presunto contenuto di amianto sono stati sequestrati dai Nas in cinque stand all'interno del salone Expocomfort a Fieramilano. Lo ha noto l'Airal, il consorzio da cui era partita la denuncia che aveva portato alla prima serie di sequestri. «Dopo i primi sequestri - ha detto Arrigo Bandera, presidente dell'Airal - gli espositori hanno provveduto a mettere altri radiatori». Le analisi richieste dagli organizzatori della manifestazione sui primi pezzi sequestrati hanno confermato la presenza di amianto su tutti i prodotti analizzati. In alcuni casi è emerso che il materiale tossico nelle guarnizioni raggiunge una percentuale pari al 42%. I pezzi sequestrati oggi saranno invece sottoposti all'esame dell'Arpa lunedì. fonte: lanuovaecologia.it |
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mercoledì 19 marzo 2008
Milano, 8 indagati per radiatori all'amianto
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