Parte dal Piemonte la campagna di Legambiente e dipartimento della Protezione Civile. Per un mese sotto osservazione corsi d’acqua, territorio e rischio idrogeologico. Scopo della campagna è promuovere la salvaguardia dei corsi d’acqua, la corretta gestione del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico
Promuovere la salvaguardia dei corsi d’acqua, la corretta gestione del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico. È questo l’impegno di Operazione Fiumi, la campagna di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile, che anche quest’anno torna a viaggiare lungo tutta la Penisola. Per l’edizione 2008, la sesta, saranno 23 le tappe in 11 regioni, che toccheranno i fiumi Varaita, Bormida, Corsalone, Nera, Tevere, Chienti, Pescara, Tusciano, Neto, Belice e il torrente Seriolo.
Sensibilizzare i cittadini, soprattutto i più piccoli, per sottolineare l’importanza di una corretta gestione del territorio e dei corsi d’acqua e la necessità di creare una nuova mentalità sulle tematiche di protezione civile. E’ questo uno degli obiettivi di Operazione Fiumi. Saranno, infatti, oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie di tutta Italia, insieme a sessantamila volontari e cittadini, il punto di forza della campagna itinerante. Le scolaresche saranno coinvolte in attività educative di
informazione e sensibilizzazione, seguiranno un percorso didattico organizzato con giochi, prenderanno parte ad una vera e propria “caccia al tesoro” per scovare la via di fuga in caso di emergenza. Inoltre, un campo attrezzato per l’informazione ai cittadini sarà allestito in occasione di ogni tappa della campagna.
“Operazione Fiumi 2008” non è solo un’occasione per informare i cittadini ma anche un momento per dare un concreto contributo alla tutela dei corsi d’acqua. Centinaia di volontari e cittadini si attiveranno per ripulire le sponde dei fiumi e liberare i pilastri dei ponti dai rifiuti ingombranti portati dalle precedenti piene o abbandonati lungo gli argini.
La campagna punta i riflettori anche sull’importanza di piani d’emergenza aggiornati ed efficaci, affiancati da una costante informazione alla popolazione. Così Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con gli scout dell’Agesci e del Cngei, l’Associazione nazionale Vigili del fuoco in Congedo, la Protezione Civile delle regioni Marche e Sicilia riporteranno l’attenzione sul rischio idrogeologico al quale restano esposte moltissime città italiane.
“Purtroppo l’alluvione del 29 maggio - dichiara Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – è stata l’ennesima triste testimonianza della fragilità del nostro territorio esposto al rischio idrogeologico. L’urbanizzazione caotica, la proliferazione dei centri urbani, i siti produttivi e le infrastrutture viarie hanno causato una forte artificializzazione dei corsi d’acqua e in queste condizioni le opere di messa in sicurezza non bastano a risanare il territorio e a salvaguardare i cittadini. Continuare con questo modello di sfruttamento intensivo e poco programmato del territorio è il modo peggiore per affrontare il rischio di gravi conseguenze per la popolazione. Per questo sono necessarie politiche ad hoc di prevenzione, pianificazione e corretta gestione del territorio”.
“Anche le variazioni di condizioni climatiche - aggiunge Rossella Muroni – possono aggravare il rischio di esondazione dei corsi d’acqua. È quindi importante, nella gestione dei fiumi, tener conto anche di questi fenomeni ed operare per mitigarne le cause”.
Il 18 e 19 ottobre, contemporaneamente alla tappa di Roma di “Operazione Fiumi”, saranno organizzate le giornate nazionali di prevenzione delle alluvioni. Nell’arco dei due giorni, in oltre 500 località, volontari e scout ma anche singoli cittadini si dedicheranno ad una iniziativa di manutenzione del territorio andando a scovare e pulire piccole e grandi discariche lungo i fiumi italiani. Contemporaneamente saranno organizzate iniziative di informazione e sensibilizzazione dedicate ai ragazzi delle scuole.
fonte: lanuovaecologia.it
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