Secondo uno studio del Wwf, riducendo del 30% le emissioni di gas serra in Europa, si potranno risparmiare circa 76 miliardi di euro l’anno. Se si raggiungesse la riduzione del 20%, si avrebbero 5.800 ricoveri in meno con conseguente risparmio
Se l'Unione Europea deciderà di intraprendere delle serie politiche per il clima, portando al target del 30% la riduzione di gas serra, il risparmio che si avrà in termini di spese sanitarie sarà di circa 76 miliardi di euro l'anno. La stima arriva da uno studio del WWf, che analizza proprio i benefici per la salute che si realizzerebbero se l'obiettivo dell'Ue di ridurre le emissioni di gas serra dal 20% al 30% entro il 2020 verrà conseguito senza ritardi.
Il risparmio di spese sanitarie per il target del 20% sarebbe di 51 miliardi di euro, ma salirebbe a oltre 76 mld se il taglio fosse del 30%: ciò vuol dire che il risparmio ulteriore per l'Ue, raggiungendo l'obiettivo di riduzione delle emissioni raccomandato dal Panel intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc), sarebbe di almeno 25 miliardi di euro di spese mediche l'anno, ovvero del 48%.
La stima è calcolata sulla base delle spese derivanti dalle cure mediche, dalla perdita di giorni di lavoro e dai costi sostenuti dagli ospedali. Diminuire le emissioni di gas serra del 30% entro il 2020 vorrebbe dire 8.000 ricoveri in meno (5.800 con il target del 20%) e circa 2 milioni di giornate di lavoro in più.
Cifre, quelle dei danni alla salute legate all'inquinamento, che non accennano a ridimensionarsi. La Commissione europea stima che ogni anno 369.000 persone muoiano prematuramente a causa dell'inquinamento atmosferico, e che queste morti e le cure mediche associate costino il 3-9% del Pil europeo.
"Finora le discussioni sul cambiamento climatico si sono focalizzate solo sui costi per l'industria e l'economia, mentre i costi per la società sono sempre rimasti sullo sfondo", commenta Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia. Da qui l'impegno del Wwf Italia, che con la Campagna GenerAzione Clima supporterà la grande pressione sui parlamentari e sui governi portata avanti a livello europeo dal Wwf affinché le trattative portino ad un risultato positivo per il clima.
Intanto, ricorda l'associazione, due importanti appuntamenti sono alle porte: Il 14-15 ottobre il Consiglio Europeo a Bruxelles vedrà i Capi di Stato e di Governo discutere della questione clima. Altro appuntamento decisivo per chiudere il Pacchetto Europeo sul clima sarà, poi, il 20-21 ottobre con il Consiglio Ambientale Europeo a Lussemburgo con i ministri dell'Ambiente europei.
fonte: lanuovaecologia.it
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