La Lega antivivisezione denuncia che in un solo mese di caccia ci sono stati 10 morti e 11 feriti. “Una strage a cui si aggiunge anche quella della fauna”. E lancia l'allarme sulle proposte di modifica della legge sulla caccia depositate in Parlamento
In un solo mese di caccia "ben 10 morti e 11 feriti. Una strage alla quale si aggiunge quella ben più numerosa della fauna". Lo afferma la Lega Antivivisezione (Lav) che, in un comunicato, sottolinea la gravità di alcune proposte di modifica della legge sulla caccia già depositate in Parlamento che puntano ad aumentare la durata della stagione venatoria, la mobilità dei cacciatori e la depenalizzazione di buona parte dei reati venatori.
"Quelle proposte di modifica della legge sulla caccia sono gravissime - commenta Massimo Vitturi, responsabile del settore caccia e fauna selvatica della Lav - e non dovrebbero neppure arrivare al dibattito parlamentare. Sono state presentate dai rappresentanti politici delle frange più estremiste dei cacciatori, quelli che prima sparano e poi si accertano chi o cosa hanno colpito. L'attività venatoria è una pratica sempre più anacronistica e impopolare, che dovrebbe diventare fuorilegge".
La Lav ritiene quindi che sia necessaria una revisione dell'attuale normativa sulla caccia, fondata sull' aumento dei livelli minimi di sicurezza, garantiti da esami più severi per l'ottenimento del porto d'armi e dall'inasprimento delle pene previste nel caso di violazioni particolarmente gravi, in modo da poter proteggere anche i cittadini.
fonte: lanuovaecologia.it
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