Tornano alla ribalta le quattro asine "spazzine" di Castelbuono, nel palermitano. Grazie all'utilizzo degli animali da soma la raccolta differenziata è giunta 34%. Il sindaco: «Un camion costa 30mila euro, un asino 1.200»
Può un piccolo comune riuscire a ridurre le proprie emissioni nocive e contribuire al rispetto del protocollo di Kyoto? il paesino di Castelbuono, nel palermitano, contribuisce con il servizio di raccolta differenziata "affidato" a quattro asine.
Dopo oltre un anno di sperimentazione, la differenziata "somara" di castelbuono finisce sul settimanale Gente in edicola, al quale il sindaco Mario Cicero spiega la sua "pazzia". "Da sempre gli asini sono stati impegnati dall'uomo sia come mezzo di trasporto sia come ausilio per le attività agricole. Mi è sembrato naturale".
Anche se all'inizio in molti in paese si dimostravano scettici, ora Valentina, Cosima, Marietta e Marilù, le quattro asine, dalle 7,30 di ogni mattina iniziano a girare tra gli stretti vicoli del paese bardate con ceste di legno all'interno delle quali vengono raccolte sacchetti di vetro, plastica o carta.
"Grazie a loro abbiamo raggiunto una raccolta differenziata del 34 per cento contro una media regionale del 7", dice il sindaco. Che fa anche qualche conto: "Un camion costa 30 mila euro, un asino 1.200 e poi c'é la manutenzione: 7 mila euro per il veicolo e 2 mila per l'asino". Non solo: grazie a questa idea il comune è stato inserito tra "i 100 comuni virtuosi che adottano soluzioni più originali, produttive in termini di concreti benefici per cittadini e imprese"fonte: lanuovaecologia.it
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